Infini.to Planetario di Torino e l’esperienza della conoscenza attraverso il cosmo
di stemlab
Infini.to Planetario di Torino è uno dei musei che ha raccolto maggiormente la sfida dell’educazione alle materie STEM attraverso una metodologia coinvolgente e molto aperta alla sperimentazione di materiali e processi.
Negli ultimi mesi ci siamo confrontati costantemente con il suo dipartimento educativo, per quanto riguarda le attività del Piemonte, includendoli nella progettazione dei percorsi estivi (con la macchinina a reazione prodotta da The Paper Lab), intervistandoli a chiusura della prima puntata del podcast Mora Mora, a cura di Chiara Puleo, e infine coinvolgendoli in un nuovo progetto.
Attraverso collaborazioni prestigiose con NASA, ESA (Agenzia Spaziale Europea),ASI (Agenzia Spaziale Italiana), ESO (European Southern Observatory), ALTEC, THALES ALENIA SPACE, INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica), INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), hanno accolto 21.000 studenti all’anno, per un totale di 13.000 classi ospitate dal 2007, dalla Scuola dell’Infanzia all’Università della Terza Età, tra attività didattiche, laboratori e spettacoli, collegamenti con la Stazione Spaziale Internazionale ed incontri con veri astronauti.
Marco Brusa della sezione Didattica e Divulgazione ci racconta meglio come lavora e da chi è composto lo staff del Planetario.
« Lo staff è formato da fisici specializzati in divulgazione scientifica. Dal 2007 la nostra attività è rivolta alla divulgazione verso il pubblico generico e alla didattica rivolta alle scuole di ogni ordine e grado.
Da 13 anni Infini.to Planetario di Torino si occupa di raccontare lo Spazio e il percorso della ricerca alle scuole e al pubblico generico. Per farlo si avvale di un museo interattivo e di un planetario digitale. Il museo rappresenta un punto di contatto tra i visitatori e la scienza. L’interazione, indispensabile, tra visitatore e museo, permette di sperimentare, di vivere in prima persona le leggi fisiche che regolano il nostro universo.
Il planetario è invece lo strumento col quale possiamo visitarlo. Una vera e proprio nave spaziale con la quale viaggiare per il cosmo, attraversando lo spazio e il tempo. Con questi strumenti Infini.to si apre al proprio pubblico, portando il fascino dello Spazio come motore della curiosità. Lo stupore destato da un esperimento o la meraviglia di fronte alla vastità e complessità del Cosmo sono i catalizzatori di un processo che favorisce domande e cerca risposte.
Questo approccio viene ampiamente sfruttato durante le attività di didattica e divulgazione. I contenuti non vengono mai trasmessi, ma sempre scoperti. Nascono dal dialogo e dal ragionamento e non sono che la diretta conseguenza del processo, che è invece il vero fulcro del nostro lavoro. »
A breve partirete con un nuovo progetto dedicato alle materie STEM. In particolare vi occuperete di energia, di come produrla e dei suoi possibili utilizzi. Qualche anticipazione?
« Nel contesto del progetto SpaceLab, Infini.to si inserisce come co-ideatore, co-progettista delle attività didattiche e formatore degli operatori che le condurranno.
Il percorso didattico si articola su quattro laboratori concatenati tra loro e che hanno come tema la vita su Marte. L’esplorazione del pianeta rosso è il palcoscenico ideale per le STEM, garantendo applicazione diretta dei temi sviluppati.
Ecco i temi dei quattro appuntamenti:
– Energia: cos’è e perchè ci serve?
Partiamo dalla definizione di energia e sviluppiamo il tema con un focus particolare sull’energia elettrica.
Circuiti, motori elettrici, lampadine, LED e cicalini elettronici prendono vita dando origine a infinite combinazioni diverse. Energia per illuminare, per spostare oggetti, per produrre suoni, per scaldare.
– Come produrre energia?
Quali sono i processi che permettono di produrre e immagazzinare energia: scopriamolo insieme con particolare attenzione a energie rinnovabili quali pannelli solari e energia eolica. Costruiamo piccole centrali solari ed eoliche, impariamo a immagazzinare l’energia prodotta e a riutilizzarla per i nostri circuiti.
– Energia per muovere le cose
Spostarsi sul pianeta rosso è faticoso, perché non costruire un veicolo che si muova grazie a tutto quello che abbiamo imparato? Barreri, motori elettrici, luci e interruttori saranno gli ingredienti base per creare un rover marziano.
– Creiamo il nostro avamposto su Marte
Ora abbiamo imparato come gestire e usare l’energia elettrica. Costruiamo quindi un modello della nostra base marziana, che abbia una centrale di produzione e stoccaggio dell’energia, dei moduli abitativi illuminati e riscaldati e molti rover a disposizione per esplorare Marte
I quattro incontri verranno condotti dagli educatori Liberitutti, partner del progetto STEM*Lab, che saranno formati dal nostro team con l’obiettivo di prendere dimestichezza con i materiali, i temi e le metodologie utilizzati nei laboratori. »
Documenteremo senz’altro tutto il percorso, ma viene spontaneo chiedersi perché è sempre stato così importante per l’uomo osservare il cielo. Cosa hanno da insegnarci le stelle oggi?
« Le stelle hanno qualcosa da insegnarci? Forse no. Loro sono ed esistono al di là di noi.
Hanno però un valore. In un periodo storico nel quale cerchiamo rifugio in confini, in distinzioni, in separazioni tra “noi” e “loro”, il cielo stellato rappresenta un orizzonte comune. Un idea, un luogo e un obiettivo con il quale l’umanità tutta, equiparata e indistinta, si confronta. Lo smarrimento iniziale nei confronti della vastità e complessità del Cosmo possono e devono lasciare spazio a un traguardo verso il quale tendere. Un percorso di conoscenza e scoperta condiviso e comune, nel quale, per la prima volta, la nostra specie si riconosce come unica e unita. »
Intervista raccolta da Nicoletta Daldanise | assistente al coordinamento STEM*Lab