Inclusione attraverso le STEM: esperienze a confronto
di stemlab
Gli STEM*Lab offrono a tuttə quellə che vi entrano uno spazio inclusivo, dove sentirsi a proprio agio e protagonistə nel processo di scoperta. Nell’arco di questi anni di co-progettazione con gli/le insegnanti, abbiamo potuto raccogliere feedback molto positivi da parte loro, rispetto a come le attività STEM riescano ad invertire le abituali dinamiche relazionali in classe. In particolare, alcunə studentə che nella quotidianità non riescono ad esprimersi al meglio durante le lezioni, hanno ritrovato fiducia in se stessə e nell’interazione con il resto della classe, grazie alle metodologie STEM e alla dimensione giocosa che ha permesso loro di confrontarsi senza pressioni né giudizi.
Abbiamo raccolto le testimonianze di due docenti con pratiche d’insegnamento differenti, che però hanno utilizzato entrambi lo spazio sicuro dello STEM*Lab come innesco per un progetto d’inclusione e allenamento delle soft skilss di allievi in difficoltà.
Simone Colombero, docente presso l’IC Settimo 3 a Settimo Torinese
“In una classe con diversi alunni BES, abbiamo deciso di lavorare in sinergia con il docente di sostegno, cercando un modo nuovo di incoraggiare un alunno con difficoltà relazionali e di espressione, attraverso l’utilizzo del programma Lightbot [un puzzle game basato sul coding]. Dopo alcuni giorni di allenamento, sono stati poi inseriti nell’attività altri due compagni con problemi di espressione (per l’italiano o per altre criticità relazionali) e, facilitando il lavoro di gruppo, siamo riusciti a coinvolgere tutti nel gioco. Alla fine i tre alunni, hanno presentato alla classe quello a cui avevano lavorato. I ragazzi che avevano sperimentato nello STEM*Lab hanno quindi mostrato il funzionamento di Lightbot a tutti gli altri e le altre, in un ruolo di tutoraggio che ha offerto loro l’opportunità di essere pienamente protagonisti. Il nostro intervento non è stato necessario, se non nelle fasi prepartorie, e sono riusciti a spiegarsi benissimo con le loro modalità. La terza media con cui abbiamo lavorato era già molto abituata al lavoro di gruppo, proprio perché ha frequentato più volte lo STEM*Lab e questo ha sicuramente facilitato lo spirito d’inclusione che si respira in questa classe“.
Elena Dutto, docente di sostegno presso la Scuola Primaria di Madonna delle Grazie dell’IC di Borgo San Giuseppe a Cuneo
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