Se lo STEM*Lab mette le ruote…

di

Nei suoi tre anni di vita, il progetto STEM*Lab si è radicato nelle scuole, facendosi presidio d’innovazione e inclusione. Abbiamo allestito le 13 aule attrezzate, per promuovere il metodo scientifico in un ambiente di apprendimento piacevole e accogliente, lasciando un patrimonio tangibile a insegnanti e studenti. Ci siamo resi conto, però, che la nostra pratica educativa ci portava anche più lontano, per osservare la natura, entrare in contatto con altri progetti sui nostri territori, intrecciare le nostre idee con quelle di altre comunità.
Ne abbiamo concluso che ogni luogo può diventare un ambiente di apprendimento!

Così è nata la sperimentazione del BAULE STEM*Lab, un prodotto educativo sviluppato dal coordinamento piemontese di Liberitutti, in collaborazione con il capofila Consorzio Kairòs. Si tratta di un bagaglio sorprendente, che porta in qualunque spazio tutto quello che abbiamo appreso durante i laboratori con le classi.
Sulle pagine del nostro blog, abbiamo scelto di descriverlo con le parole di una delle educatrici che ha contribuito a realizzarlo: Gioia Raro.

Da quale bisogno siete partite per arrivare all’idea?

« L’idea di creare uno STEM*Lab mobile è nata per due ragioni: avevamo intenzione di fare didattica STEM all’aperto, quindi di coniugare la didattica ambientale negli spazi verdi (outdoor education) con il metodo STEM*Lab. Il risultato è stato una didattica esperienziale, con cui si viene a contatto spontaneamente, negli spazi pubblici, nei giardini, nei parchi, nei cortili delle scuole, nelle piazze. Si parte dall’osservazione del mondo che ci circonda attraverso il metodo scientifico e si arriva ad entrare nel vivo dei laboratori che proponiamo alle scuole, facendo uso di materiali creativi e nuove tecnologie. La seconda ragione è dettata dal desiderio di andare incontro alle richieste dei grandi istituti comprensivi con più plessi, in modo da spostare agevolmente l’attrezzatura o da raggiungere più ragazzi e ragazze, portando loro lo STEM*Lab direttamente in classe. »

Apriamo un Baule STEM*Lab e troviamo…

« Tantissime cose! Il Baule STEM*Lab è una valigia da viaggio corredata da strumentazioni e materiali di vario tipo, da usare in una postazione base o come attrezzatura complementare per entrare in contatto col mondo esterno: tablet, microscopi portatili, robot, circuiti elettronici, fotocamera, kit per stop motion, tappeti morbidi, materiali da riciclo per il tinkering. È molto versatile e viene assemblato di volta in volta su misura per il gruppo target, a seconda dell’età e del percorso educativo. »

Quali sono i vantaggi di ampliare i contesti di apprendimento dal punto di vista strettamente educativo?

« Essere in un contesto informale consente di sperimentare nuovi approcci educativi, come quello della didattica esperienziale appunto. In sintesi, serve a scoprire il mondo: oggetti, persone e fenomeni da osservare e da cui trarre riflessioni, considerazioni e rielaborazioni. È perfetto anche per l’Inquiry Based Learning, una pratica del metodo scientifico che si fonda sull’osservazione, sulla formulazione di ipotesi, sull’indagine sul posto (esperimento o raccolta di dati e campioni), per giungere collettivamente alle conclusioni e al confronto con le teorie scientifiche già affermate. Ad esempio, si possono utilizzare i microscopi collegandoli ai tablet e quindi facendo un passaggio in più anche rispetto alla manualità e alla coordinazione mano-occhio, che è molto importante. Si può programmare un’indagine sugli elementi della natura, per poi rielaborarli con degli strumenti artistici, attraverso i colori e il disegno. Si sviluppa la creatività di pari passo col pensiero creativo, che è la base comune di ogni processo di apprendimento. »

Flessibilità, spirito d’iniziativa, capacità di comunicare e di lavorare in gruppo: tutte le soft skills che alleniamo ogni giorno nelle nostre aule. Uno strumento per noi fondamentale per creare il contesto necessario a sviluppare la passione per le materie STEAM tra i/le più giovani e nelle famiglie, a prescindere dal contesto sociale di provenienza, delle diversità linguistiche o di genere.

Lo STEM*Lab è sempre più alla portata di tutte e tutti!

Regioni

Ti potrebbe interessare

#Testimonianze: un’insegnante di lettere in tempi di didattica a distanza

di

Mi scusi se non ho colorato bene il mare sulla cartina, ma ho quasi finito il pastello azzurro, ci ho messo un...

STEM*Lab Bookclub in viaggio verso Matera 2021

di

Grazie alla partnership con il Women’s Fiction Festival, il nostro STEM*Lab Bookclub, realizzato in collaborazione con exlibris20, si trasferisce a Matera, per proporre...

STEM*Lab aderisce a “Non sono un murales”

di

Non sono un murales – Segni di comunità è un evento diffuso in 120 luoghi d’Italia, che vede coinvolte diverse comunità nella...