Caccia al tesoro nella città di Napoli

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Gli Alunni della ‘scuola del fare’ sono stati impegnati in una caccia al tesoro durante la settimana successiva al rientro dalle vacanze Pasquali. L’idea di una settimana “alternativa” alla didattica tradizionale nasce dall’esigenza di agganciare i giovani alunni dopo la lunga pausa pasquale, quindi il direttore ha lanciato una sfida che è stata accolta da tutto il corpo docenti: realizzare un gioco interattivo che coinvolgesse tutte le materie. Così due insegnati, il professor Celsi e la professoressa Nigro, grazie alle lunghe esperienze oratoriane, hanno organizzando una caccia al tesoro in collaborazione con tutti i docenti, durante la quale i giovani hanno avuto l’opportunità di imparare giocando.

Attraverso l’app “mymaps” di Google, hanno creato un itinerario di viaggio attraverso la città di Napoli. Un’idea che è arrivata dopo il grande successo riscosso da una gita nelle vie della città prima della chiusura. I giovani furono entusiasti allora di conoscere le leggende dei vicoli e la storia della loro città, quindi questa volta gli insegnati hanno creato un percorso virtuale attraverso quelle strade che tanto sono mancate durante questi mesi di quarantena.

Sono partiti il primo giorno dall’Istituto Don Bosco, sede della ‘scuola del fare’, attraverso le indicazioni dei professori sono giunti a piazza Garibaldi, stazione centrale, dove all’interno di una nota libreria hanno acquistato una guida della metro, successivamente hanno raggiunto un bed&breakfast, qui si è verificato un primo imprevisto. Il direttore della struttura parlava unicamente in inglese, quindi i giovani hanno dovuto affrontare la prima prova per poter proseguire il loro viaggio. Così attraverso vari ostacoli, durante la settimana, i giovani hanno svolto le prove di tutte le materia nel viaggio virtuale.

A competere per la vittoria finale sono stati vari gruppi. I gruppi di alunni erano misti, quindi all’interno di ogni gruppo erano presenti alunni della meccanica e alunni della logistica. In ogni gruppo è stato nominato un caposquadra con il ruolo portavoce.  A fine attività è stata eletta la squadra vincitrice. I vincitori beneficeranno di un premio finale e tutto il lavoro svolto durante la settimana inciderà sulle valutazioni di fine anno in modo da premiare la volontà e l’impegno dei giovani alunni.

Un’esperienza forte ed emozionante che ha visto il coinvolgimento di tutti, i caposquadra hanno svolto un lavoro eccellente, hanno creato gruppo e hanno incoraggiato e spronato le rispettive squadre. Un ruolo fondamentale per la buona riuscita del progetto è attribuito alle tutor d’aula, sempre presenti, pronte a sostenerli e aiutarli a superare gli imprevisti.

 

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