La scuola del fare: lezioni da casa e formazione e-learning

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La formazione non si ferma in tempi di quarantena e partono le lezioni in modalità e-learning per i giovani studenti della ‘scuola del fare’ di Napoli. Dopo la chiusura di tutti gli Istituti scolastici, si sono organizzati con le lezioni da casa.

In una lettera aperta, un docente ci spiega l’organizzazione della formazione 3.0 in tempi di COVID-19:

“Sono giorni difficili quelli che stiamo vivendo: un nemico invisibile si è trasformato nella minaccia più grande mai fronteggiata prima. Il nostro compito, oggi più che mai, è quello di essere presenti per i nostri ragazzi, essere il loro punto di riferimento non solo didatticamente ma soprattutto umanamente. La distanza potrebbe rappresentare uno dei tanti ostacoli per questo ma abbiamo deciso di renderla il più corta possibile adottando diverse strategie. Dall’11 Marzo abbiamo scelto il lavoro a distanza, quello smart working di cui oggi si sente tanto parlare. Ognuno dei ragazzi, sia della meccanica che della logistica, possiede un indirizzo di posta elettronica gmail grazie al quale riesce ad avere accesso ad alcune piattaforme gratuite. In particolare, quella che viene adoperata abitualmente è GOOGLE CLASSROOM su cui ogni docente e tutor ha creato la propria classe virtuale frequentata abitualmente dai nostri ragazzi. L’orario di lavoro va dalle 9:00 alle 13:00 secondo un calendario ben definito che vede il coinvolgimento di tutto il corpo docenti. Qui i ragazzi trovano quotidianamente delle video lezioni registrate con il programma online gratuito SCREENCAST-O-MATIC della durata massima di quindici minuti e delle esercitazioni da consegnare entro la fine della giornata. Altra piattaforma utilizzata in questo periodo è GOOGLE HANGOUTS: questo ci dà la possibilità di non perdere il contatto visivo con i ragazzi, divisi in gruppi da tre per entrambe le classi, che circa ogni venti minuti hanno la possibilità di interagire con il docente che ha lezione in quel momento. Vengono chiesti chiarimenti rispetto a concetti poco chiari nella video lezione e soprattutto si sfrutta questa occasione per chiedere ad ognuno di loro come se la passa in questo periodo surreale; è evidente ogni giorno di più che i ragazzi aspettano questo momento, visto anche come un diversivo per fronteggiare la monotonia di giornate tutte tremendamente uguali. I primi giorni sono stati un esperimento per testare soprattutto il mettersi in gioco di ognuno di noi (ragazzi, docenti e tutor); nelle settimane successive, quando questo metodo alternativo di fare lezione è stato appurato, il numero di partecipanti ha iniziato a crescere notevolmente. Siamo partiti da un numero di dodici per ogni classe fino ad arrivare in questi giorni ad avere tutta la classe presente. Questo successo è ascrivibile soprattutto al lavoro delle tutor d’aula che quotidianamente motivano i ragazzi a dare sempre il meglio di loro stessi.

Concludo questa mia considerazione con la consapevolezza che si può imparare e migliorare ogni giorno di più per far sì che tutti possano svegliarsi con il sorriso sulle labbra e la voglia di svolgere serenamente il proprio compito.”

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