Un nome alle emozioni

di

Chi è lo psicologo? Cosa fa? Come e perché rivolgersi a un professionista quando si ha bisogno di aiuto?
Sono le domande di partenza del laboratorio con i minori del progetto SottoSopra che si è tenuto all’Istituto tecnico di Viggianello, nell’ambito socio-territoriale lucano Lagonegrese-Pollino. Il laboratorio si è svolto in due partecipati incontri che si sono tenuti il 25 ottobre e l’11 novembre scorsi.

Gli interrogativi servono alla psicologa Tania Cresci, coadiuvata dall’antenna di progetto Marcella Anania, a rompere il ghiaccio e a creare subito un’atmosfera familiare, colloquiale, per invitare i ragazzi alla condivisione e smontare i luoghi comuni che spesso circolano sul disagio. Nell’adolescenza, un’età così delicata e particolare, i ragazzi sono tempestati da un turbine di emozioni di cui spesso non hanno piena coscienza. Dunque il passaggio successivo è proprio provare a renderli consapevoli di quello che li attraversa. Quali emozioni dunque proviamo? In quali forme le possiamo manifestare? L’approccio non è mai cattedratico, non ci sono risposte calate dall’alto ma sono gli stessi ragazzi a parlare e a domandare, animati da una viva curiosità. Dialogano tra loro, aiutati dalla conduttrice e stimolati da alcuni spezzoni di “Inside Out” che vengono loro mostrati. Si scambiano pareri. Sono interessati. I ragazzi vengono invitati a dare un nome alle emozioni che provano ascoltando alcuni brani musicali, a descriverle.
Il focus successivo è sull’affettività, a partire dalle relazioni primarie, dai bisogni di attaccamento alle figure genitoriali. Si passa poi, nell’incontro seguente, all’altra macroarea che i laboratori formativi propone agli studenti delle scuole superiori, la sessualità. La discussione parte sempre dai ragazzi. Cosa intendono per sessualità? Come la vivono? Attraverso il dialogo e con supporti audiovisivi, si prova così a rafforzare negli adolescenti il rispetto per sé e per l’altro, invitandoli a non intendere la sessualità come sola fisicità. È sempre maturando piena coscienza di sé, delle proprie emozioni, che si riesce a stare bene con l’altro e a far star bene l’altro.

Lo scopo dei laboratori per minori di SottoSopra è di generare consapevolezza e di creare, o rafforzare, gli anticorpi al maltrattamento che bambini e adolescenti possono subire. Se ne esce con un sorriso, con la certezza di aver piantato dei semi, con uno sguardo più ottimista sul futuro.

Regioni

Ti potrebbe interessare

Il silenzio non ti aiuta

di

Incontro di sensibilizzazione sull tema della violenza sui bambini, sui ragazzi e sulle donne con gli alunni dell'I.C. Pascoli di Matera.

Disabilità: basta con gli abusi, sì ai diritti

di

Nella giornata internazionale delle persone con disabilità, una riflessione sui maltrattamenti che tante di loro spesso subiscono.

La rete territoriale: i primi incontri

di

Gli appuntamenti hanno l'obiettivo di cucire una rete di servizi integrata e multidimensionale in cui neutralizzare il fenomeno del maltrattamento dei minori in Basilicata.