Superare le distanze
di SottoSopra
Coordinato dalla responsabile del progetto SottoSopra Samantha Fusiello, si è tenuto online il 16 maggio il secondo tavolo di programmazione relativo all’ambito Vulture Alto Bradano. Composto da attori sociali e istituzionali che a vario titolo si occupano di bambini e adolescenti nel territorio di riferimento, il tavolo definisce e organizza le attività di prevenzione, supporto e cura rivolte ai minori, alle famiglie e alle comunità locali previste dal progetto. L’incontro è stato l’occasione per fare il punto, a circa due anni dall’inizio del progetto, dei percorsi avviati e dei risultati sin qui raggiunti, ma anche per sollevare le criticità e apporre i correttivi per migliorare l’azione di contrasto al problema del maltrattamento dei minori nel Vulture.
Il contesto
Il territorio del Vulture Alto Bradano è posto nell’area nord della Regione Basilicata ed è popolato da diciannove comuni, di cui Melfi, Venosa, Lavello e Rionero in Vulture sono i più popolosi e presentano il maggior numero di istituti scolastici. La struttura demografica, così come quella socio-economica, presenta elementi di forte dinamismo soprattutto dei comuni ai confini con la Puglia e la Campania. I collegamenti non risultano particolarmente difficoltosi. Tutta l’area è coperta dal servizio di educativa domiciliare minori in capo a due cooperative sociali. Per quanto riguarda i servizi socio-sanitari si registra la presenta di un solo neuropsichiatra infantile e di uno psicologo afferente l’unità di neuropsichiatria.
Le attività
Angela Di Lalla, antenna del SottoSopra per l’ambito Vulture Alto Bradano, ha relazionato sull’ultimo anno di progetto in cui il confronto con servizi ed enti del terzo settore operanti con i minori è stato continuo ed è stata completata la formazione dei professionisti. Hanno aderito ai laboratori per minori sei scuole, per un totale di circa 370 giovani studenti; nel corso di questi incontri è a tratti emersa la scarsa presenza di figure genitoriali significative e una generale tendenza dei bambini e degli adolescenti a tenere per sé disagi, problemi e difficoltà. Sempre nell’ambito delle attività di informazione e sensibilizzazione, le famiglie sono state coinvolte attraverso i laboratori di sostegno alla genitorialità. Infine l’antenna ha tracciato un breve report su alcuni casi di maltrattamento segnalati e sulle difficoltà incontrate per poter arrivare alla presa in carico da parte del servizio specialistico.
La notevole estensione territoriale di questo ambito – hanno poi sottolineato gli intervenuti – non consente lo spostamento agevole delle famiglie e comporta qualche difficoltà in più soprattutto per l’avvio dei gruppi multifamiliari. Per questo motivo, al fine di agevolare la partecipazione, si immagina una differente modulazione delle ore destinate a questa attività.
La composizione del tavolo
Oltre alla responsabile del progetto SottoSopra Samantha Fusiello e all’antenna dell’ambito Angela Di Lalla, erano presenti l’assistente sociale Lucia Pasquarelli e la psicologa Ida Angela Catalano del comune capofila, ovvero Rapolla; Alessia Radino, assistente sociale del Comune di Rionero in Vulture; Angelina Montano, assistente sociale dei comuni di Ruvo del Monte e Pescopagano; Rosa Laguardia, assistente sociale del Comune di Genzano di Lucania; Felicia Delle Donne, assistente sociale del Comune di Rapolla; Valentina Di Muro, assistente sociale dei comuni di Ripacandida e Venosa; Martina Gammone, assistente sociale della cooperativa sociale Filocontinuo che si occupa dello Sportello immigrati e donna.
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