Respiro: Sei storie di orfani di femminicidio
di centriantiviolenzaemma
E’ Domenico Romeo, figlio di Tiziana Marra, uccisa il 4 settembre del 2003 a Siderno, a raccontarsi nella terza puntata di Respiro il podcast che si potrà ascoltare da domenica 4 dicembre su tutte le piattaforme.
https://www.spreaker.com/user/13324007/ep-3-la-violenza-della-reputazione
“Le violenze ci sono sempre state, ma da bambino uno non si rende conto, pensa che siano una cosa normale…. i piatti che volano, i lividi, le urla…”, ricorda Domenico.
Romeo. Violenze su di lui, su suo fratello, sulla madre che non denuncia il marito “per non rovinargli la reputazione” ma trova il coraggio di divorziare. Una scelta mai accettata dall’uomo che un giorno l’aspetta a casa e le spara davanti ai due figli. Domenico e il fratello scappano, si salvano ma “la furia del padre se non si è presa anche la sua vita, si è presa tutto il resto.”
Dopo anni difficilissimi Domenico è riuscito a ricostruirsi una vita, lavora in uno studio commercialista e pochi mesi fa si è sposato: “il passato non si può cancellare, ma il presente è qualcosa che ancora si può scrivere”.
Un dolore che non si cancella lo ha ricordato nel primo episodio di “Respiro”.
Giuseppe Delmonte. Aveva 18 anni quando il padre ha ucciso Olga, sua madre. Nel secondo episodio la voce narrante è quella di Adriana Formicola: sua figlia Stefania è stata uccisa dal marito nel 2016 e lei sta crescendo i due nipoti.
In tutto sei , una al mese, le storie raccolte da Roberta Lippi che ha scritto il podcast realizzato dal Terres Des Hommes per l’omonimo progetto “Respiro”, uno dei 4 progetti per il sostegno e la presa in carico di orfani e orfane di femminicidio selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
Da tutti i racconti emerge forte il bisogno di un supporto che deve essere costante e presente nel tempo, perché questi bambini e bambine oltre al trauma devono anche improvvisamente affrontare una vita “da grandi”, inseriti nei meccanismi della giustizia e della burocrazia.
Ascolto, sostegno e supporto sono gli obbiettivi al centro anche del progetto S.O.S Sostegno Orfani Speciali. Così come gli interventi che possono favorire il cambiamento culturale necessario per fermare la violenza domestica.