La Banca del Tempo di Rivarolo ad un anno dalla sua costituzione: valore e prospettive di un’esperienza comunitaria.

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Si è svolto lo scorso 27 gennaio un incontro on line di presentazione della Banca del Tempo nata all’interno della Scuola d’Infanzia Rivarolo, ad un anno circa dalla sua costituzione. La Banca del tempo rappresenta un esempio di come si possa promuovere il benessere della comunità a partire dall’istituzione scolastica, che diviene polo di riferimento e presidio territoriale.

L’incontro, a cui sono intervenuti l’Assessore alle Politiche Culturali, dell’Istruzione e per i giovani Barbara Grosso, rappresentanti di diversi Municipi cittadini e di altre banche del tempo genovesi, è stato l’occasione per un confronto sul valore che iniziative di prossimità di questo tipo possono avere nel rafforzamento della coesione sociale e su quali siano le loro prospettive per affrontare le sfide che la post-pandemia pone.

Quella delle Banche del Tempo è una storia pluridecennale, che nasce nel nord Europa e che si è declinata con caratteristiche differenti nei paesi in cui questa inizativa si è diffusa. All’interno del panorama italiano, Genova ha rappresentato un laboratorio di esperienze che, accanto alle forme classiche dedicate agli adulti, ha visto la nascita di Banche del Tempo all’interno delle scuole. Gli studenti sono diventati i protagonisti del percorso di scoperta, prima, e di messa in pratica, poi, dei valori di solidarietà e reciprocità a fondamento di queste associazioni.

La banca del tempo ha rappresentato, all’interno del progetto La Scuola una piazza della città, una grossa sfida per le condizioni di contesto in cui è maturata. Collocata nel quartiere di Certosa, si è confrontata con l’isolamento e lo smarrimento della comunità cittadina seguiti alla caduta del Ponte Morandi.

La scommessa della Banca del Tempo di Rivarolo è stata di mettere in relazione diretta scuola e territorio, coinvolgendo genitori ed insegnanti, ma allargandosi alla cittadinanza tutta, nel tentativo di creare una rete di competenze dove ognuno si fa nodo ed acquista valore nella sua relazione con gli altri.

Quello della rete diventa quindi un elemento centrale nella vita associativa, non soltanto al suo interno ma anche nei suoi rapporti con il territorio di riferimento e con le diverse realtà istituzionali e del tezo settore che lo popolano.

In questo senso durante l’anno appena passato, nonostante le grandissime difficoltà legate alla pandemia, la Banca del Tempo di Rivarolo ha saputo continuare a vivere e a mettersi al servizio della comunità con alcune iniziative a distanza rivolte alle famiglie della Scuola d’Infanzia e, soprattutto, a sviluppare buone relazioni con il resto del panorama associativo presente nel quartiere, nella prospettiva di future sinergie e di un intervento integrato.

L’impatto del COVID-19 sta infatti disgregando il tessuto sociale non solo da un punto di vista economico, ma anche umano. In una situazione che potrà aggravarsi in termini di isolamento e di comparsa di nuovi bisogni, sarà quindi importante puntare e sostenere azioni di prossimità come le Banche del Tempo, non soltanto perché queste possono contribuire ad affrontare le criticità e dare servizi ai cittadini, ma perché ora più che mai è necessario fornire spazi per rinsaldare quei legami psico-sociali che la pandemia ha spezzato.

 

A cura di Alessandro Bartoletti – Help Code

 

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