La scuola ha riaperto. Viva la scuola!

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L’associazione culturale di volontariato Gianfrancesco Serio al fianco delle scuole e delle famiglie di Scalea e Praia a Mare per un nuovo anno scolastico, un anno pieno di incognite, ma anche di opportunità.

Ci sentiamo, e siamo, al fianco dei bambini e delle bambine, dei ragazzi e delle ragazze, dei genitori, dei e delle docenti, dei e delle dirigenti e di tutto il personale scolastico.

È un momento importante, sfidante, senz’altro preoccupante e forse ansiogeno; ma pure stimolante, nell’ottica della nostra capacità di cogliere, nelle difficoltà, le opportunità di trasformazione: di generare cambiamenti a partire dalle necessità causate dall’emergenza covid, ma che sappiano intercettare e cogliere bisogni preesistenti.

In questi giorni siamo al fianco dei docenti per supportarli nella ri-accoglienza degli studenti e delle studentesse, mettendo in campo attività di restituzione emotiva, di outdoor education, cercando di far assimilare le nuove regole ed i comportamenti basati sulle linee guida attraverso il gioco e la corresponsabilità fondata sulla tutela di tutti e tutte.

Ma siamo stati presenti durante tutta l’estate, dal 22 giugno al 4 settembre, senza interruzione, con i centri estivi allestiti in quattro plessi dei due istituti comprensivi partner di Scalea e Praia a Mare.

L’idea dei centri estivi nasceva, in S.C.AT.T.I., sostanzialmente per il contrasto al summer learning loss. Ma, in questa estate così particolare, si è arricchita di implicazioni e complicazioni certamente non prevedibili prima che il COVID 19 entrasse nelle nostre vite e le sconvolgesse così tanto.

L’estate di S.C.AT.T.I. è così diventata qualcosa di differente da come la immaginavamo fino a marzo.

È diventata l’estate in cui abbiamo sperimentato la relazione di stima e fiducia con i genitori, che ci hanno “affidato” i loro figli e le loro figlie, mostrando di apprezzare le procedure di sicurezza messe in atto; comprendendo la necessità di turnare e separare, nei microgruppi, compagni di classe, cugini e amici.

Centoventitré bambini e bambine per tutta l’estate hanno ritrovato la scuola che avevano, così bruscamente, lasciato a marzo. Hanno giocato, studiato, si sono presi cura degli spazi esterni. Hanno, senza protestare ma anzi con tanta allegria, ripreso a studiare per preparare adeguatamente il back to school. Un ritorno che qui da noi è finalmente avvenuto il 28 settembre. Preparare il ritorno a scuola, e, ora, sostenerlo, è diventato altro e di più rispetto a quanto eravamo pronti a fare: è diventato supporto psicoeducativo, è diventato sostegno emozionale, accompagnamento e affiancamento in un sistema di tutela che rischia di apparire rigido, nemico; cercando di renderlo comprensibile, condivisibile, amico.

Non è stato facile, ma è stato possibile, organizzare e gestire una attività senza un giorno di pausa per due mesi e mezzo. È stato possibile grazie al supporto dei volontari, della Croce Rossa che ogni giorno ha curato il triage, alla abnegazione di un team di operatori ed operatrici che hanno capito l’importanza di quel che stavamo facendo. Grazie alle ASD come l’U.S. Scalea che ci hanno consentito di utilizzare lo stadio, enti profit come il Santa Caterina Village che ha messo a disposizione piscina e campetti, come i sette lidi che ci hanno ospitato per i momenti in spiaggia. È stato possibile grazie al sostegno del coordinamento di progetto di E.D.I. ed alla comprensione dell’ente donatore, Con i Bambini, che si è reso disponibile a rivedere, rivoluzionare e potenziare un piano delle attività scritto “prima” che tutto cambiasse e che altri bisogni diventassero così stringenti e decisivi.

È stato possibile perché tutti abbiamo capito che un progetto ha senso se si modella non soltanto sul contesto territoriale, ma anche su una realtà che a volte si trasforma al di là del prevedibile.

Ci siamo sentiti supportati, perché ci si è consentito di modificare, trasformare, potenziare. Questo ha reso S.C.AT.T.I. un progetto che ha potuto fare la differenza sul territorio, che ha potuto rappresentare per tante famiglie e per la scuola un presidio educativo coraggioso ed efficace, sicuro e sostenibile.

Articolo a cura di Angelo Serio, referente dell’Associazione culturale di volontariato Giafrancesco Serio

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