Didattica e attività a distanza: come garantire interazioni sicure

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In questo momento così complesso e inaspettato il progetto S.C.AT.T.I. resiste e continua il suo viaggio.

Tutte le organizzazioni partner, in collaborazione con gli I.C. partner, stanno ridisegnando le attività affinché si possa continuare a distanza nel migliore dei modi, provando a lasciare intatti il valore e la bellezza del nostro intervento educativo.

Obiettivo condiviso: garantire continuità, presenza e supporto ai beneficiari (comunità educante, scuola, bambini/e e ragazzi/e, famiglie).

Fondamentale ripensare alle azioni progettuali anche attraverso la lente del child safeguarding (tutela dei minori).

Il team di esperti della Coop. E.D.I., capofila di S.C.AT.T.I., ha elaborato il documento “Didattica e attività a distanza: come garantire interazioni sicure”, allegato alla Policy di Tutela dell’Infanzia e dell’Adolescenza condivisa ad avvio di progetto

Anche a distanza e tramite piattaforme online, le nostre attività rappresenteranno un tempo di serenità, uno spazio sicuro e protetto in cui ad ogni bambino, bambina, ragazzo e ragazza sarà garantita partecipazione, protezione, ascolto.

Tutte le misure adottate sono a tutela dei nostri beneficiari, delle famiglie, delle scuole, dei formatori, racontano il nostro modo di lavorare.

DI SEGUITO IL TESTO

 

ALLEGATO POLICY PER LA TUTELA DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA

(CHILD SAFEGUARDING POLICY)

DIDATTICA E ATTIVITA’ A DISTANZA: COME GARANTIRE INTERAZIONI SICURE

In questo momento di isolamento e distanza fisica le tecnologie digitali ci permettono di raggiungere comunque i bambini e le bambine con cui lavoriamo, offrendoci l’opportunità di mantenere viva la relazione con loro e dare continuità alle attività nelle quali erano coinvolti.

Naturalmente questa premessa deve tenere conto dell’esistenza di un digital divide che non permette a tutti e tutte di avere pari possibilità di accesso alle tecnologie, richiedendoci un maggiore sforzo per favorirne l’inclusione.

Affinché la connessione e l’interazione virtuale siano realizzate tenendo sempre al centro il rispetto e la tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e siano esperienze positive e non lesive, è fondamentale seguire/adottare alcune regole/misure.

Un’attenzione particolare va data in questo momento proprio a bambini, bambine e adolescenti di cui ci occupiamo e alle loro famiglie, che vivono situazioni di vulnerabilità, povertà educativa, economica e, ora più di prima, sociale.

Un’attenzione in più anche a docenti e dirigenti scolastici che si trovano a dover affrontare una situazione nuova spesso in solitudine e con la possibilità che siano loro a vedere o sentire alcuni disagi o situazioni critiche.

Cosa può succedere online di rischioso[1]:

  1. CONTATTI: rischio di contatti inappropriati tra adulti e bambini/e; rischio di contatti con sconosciuti; rischio di adescamento online.
  2. CONTENUTI: rischio di esposizione a contenuti violenti e/o a contenuti sessuali inadeguati all’età; il rischio di forme di pubblicità nascoste e manipolatorie.
  3. COMPORTAMENTI: comportamenti dannosi per altri coetanei, come il cyberbullismo; la partecipazione a “challenges” estreme (sfide per compiere atti di “coraggio”); forme di dipendenza da internet, soprattutto in situazioni di isolamento.
  4. DATI PERSONALI: ad esempio il rischio di violazione della privacy.

CODICE DI CONDOTTA PER UN UTILIZZO POSITIVO E SICURO DELLE TECNOLOGIE

  1. La scelta dello strumento da utilizzare (piattaforma, applicazione, chat) deve avvenire con il proprio responsabile/dirigente, previa valutazione delle caratteristiche specifiche (complessità, età minima per utilizzo, opzioni sulla privacy), dei possibili rischi ad esso connessi e della relativa pianificazione di misure di mitigazione. Questo al fine di garantire la tutela dei e delle minorenni coinvolti/e.
  2. L’utilizzo dello strumento deve essere facilitato e sicuro; prima di avviare le attività è necessario quindi effettuare un’informativa, sia ai genitori che ai bambini/e coinvolti/e, per fornire tutte le informazioni necessarie su come effettuare l’accesso, su come garantire la privacy e sulle regole da rispettare per un utilizzo sicuro dello strumento scelto. È necessario altresì garantire un monitoraggio costante e un immediato intervento laddove si riscontrasse il venir meno o l’inosservanza di quanto stabilito.
  3. Una volta avviate le attività online è necessario mantenere un’attenzione costante affinché ciò che viene proposto promuova sempre partecipazione e inclusione, garantendo pari accesso alla possibilità di scrivere e/o parlare, di esprimere la propria opinione e di contribuire alle decisioni in merito a quanto si sta facendo (pur essendo consapevoli che non sarà sempre possibile raggiungere ogni beneficiario/a).
  4. Ogni contatto con bambini/e, ragazzi/e dovrà avvenire solo tramite account dei genitori o di chi ne fa le veci. Il genitore deve essere costantemente aggiornato su quanto avviene.
  5. Privilegiare la comunicazione rivolta a gruppi di bambini e bambine (aule virtuali). Evitare la comunicazione diretta individuale, il rapporto 1:1; effettuare solo se davvero necessaria e previo consenso del proprio responsabile e dei genitori o di chi ne fa le veci.
  6. Per le attività curriculari, i formatori saranno in aula virtuale con il docente; per le attività extra-curriculari si dovrà garantire la presenza di due formatori; laddove non fosse possibile è necessaria la presenza di almeno un formatore insieme al coordinatore locale oppure al genitore stesso o chi ne fa le veci.
  7. Utilizzare sempre e solo account e/o contatti professionali (scuola, associazione…) e mai personali o privati.
  8. Avere autorizzazione da parte dei genitori prima di avviare una qualsiasi comunicazione diretta con minorenni tramite chat/piattaforma per la didattica a distanza.
  9. Fondamentale che l’operatore/insegnante tenga un comportamento e un linguaggio rispettoso e di buon esempio; nello specifico evitare commenti volgari, offensivi, ridicolizzanti, discriminatori, anche in senso positivo, tenendo conto del fatto che la comunicazione online è priva di elementi di contesto, di prossemica e può essere soggetta ad interpretazioni sulle quali è difficile avere un feedback immediato (vedere link approfondimento hate speech)
  10. Non videoregistrare o utilizzare immagini di bambini/e e adolescenti per nessun motivo.
  11. Prestare attenzione ai segnali di possibili disagi o maltrattamenti (anche sospetti di adescamento o episodi di cyberbullismo) e segnalare immediatamente con la procedura già sottoscritta nella Policy Generale oppure, se è evidente che si tratti di un comportamento illecito online, si può segnalare direttamente alla Polizia Postale attraverso questo link: https://www.commissariatodips.it/segnalazioni/segnala-online/index.html

 

LINKOGRAFIA

 

 

  • La scuola a prova di privacy (Garante Privacy)

https://www.generazioniconnesse.it/site/_file/documenti/Vademecum/vademecum-la-scuola-prova-di-privacy-pagina-singola-anno-2016.pdf

 

  • La tutela dei minorenni nel mondo della comunicazione (Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza)

https://www.garanteinfanzia.org/sites/default/files/la_tutela_dei_minorenni_nel_mondo_della_comunicazione.pdf

 

[1] Tratto da “Usare al meglio le Tecnologie Digitali. Guida per i Genitori. Come tutelare i propri figli/e online.” di Save the Children Italia. Il documento integrale è segnalato nella linkografia.

Articolo a cura di Federica Guarino, coordinatrice nazionale del progetto S.C.AT.T.I.

 

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