K.D.: L’arte ha il passo lento

di

La campanella…di nuovo!! Quel suono che pensavo di aver dimenticato, ma che scandisce un tempo definito, fatto di compiti, verifiche ed interrogazioni, ma soprattutto di nuove scoperte, risate, amicizie che fanno crescere.

Grazie a S_carpe Diem  sono tornata tra i banchi di scuola, dopo quasi quindici anni dalle mie medie. Non sono tornata per mettermi in cattedra, non ho mai sognato farlo e non è stato il mio ruolo, sono tornata per cercare di costruire un ponte tra i banchi e la cattedra.

Ci sono riuscita? Forse ho messo il primo mattoncino, un mattoncino che si chiama K.D.

K.D. è un ragazzino problematico, con cui non si riesce a lavorare, che disturba e non si integra: questo mi dissero la prima volta che sono andata a parlare con la mia referente. Mi raccomando, niente di troppo impegnativo o astratto, non starebbe proprio sul pezzo.

Panico!! Il mio talento credo sia riuscire a costruire relazioni con i ragazzi, a volte sono creativa, ma non al punto di creare un progetto artistico, come deciso insieme agli insegnanti. In mio aiuto è arrivata Maria, una volontaria dalle mani d’oro e una fervida immaginazione. Insieme abbiamo creato un bel duo che ha potuto sperimentarsi in ogni contesto della scuola.

Coinvolgere K.D. non sempre è stato facile, ma lo stile della proposta unito alle bombolette spray ha fatto la differenza! E` così che è nato il progetto stencil.

Il progetto stencil ha previsto la costruzione di stencil (sagome) disegnate e ritagliate per poi essere affisse ad un foglio su sfondo dipinto; con la bomboletta spray (la parte che hanno preferito tutti i ragazzi) viene poi riprodotto sul foglio o su un qualsiasi altro materiale.

Sicuramente K.D. è un ragazzo problematico, con un passato pesante alle spalle, ma si sono dimenticati di dirci che è un ragazzo con molte possibilità e risorse. Il progetto stencil ci ha fatto capire che K.D. ha bisogno di muovere le mani per aprire la mente e da quella mente escono idee concrete e fantasiose; sicuramente la mediazione non è il suo forte, molto spesso ha tirato fuori gli artigli per imporsi sempre sugli altri, ma ha tredici anni e a volte si sente piccolo in una grande realtà.

Progetto stencil non è stato solo un modo per passare le ore più noiose di scuola, ma ha dato la possibilità a K.D. di misurarsi con i suoi limiti, di apprendere una tecnica di lavoro diversa, ma soprattutto gli ha offerto uno spazio suo dove potersi esprimere attraverso l’arte, raccontandoci le sue esperienze. Esperienze che abbiamo avuto modo di rielaborare e trasformare in positivo, come il lavoro sulle armi. K.D. esaltava la potenza dell’avere un arma in mano, da qui abbiamo aperto uno spazio di riflessione: potevano le armi creare la pace?

Insieme ci abbiamo provato…

 

Gli spazi di riflessione sono riusciti ad emergere sempre di più e partendo dalle considerazioni sulla sua scuola K.D. ha elaborato la maglia d’istituto.

 

Con qualche difficoltà K.D. è riuscito ad esporre ai propri compagni di classe il percorso fatto insieme.

 

La boxe grande passione di K.D., noi gli auguriamo possa diventare un campione!

 

Se incontrassi senza una premessa K.D. direi che è un ragazzo dai modi bruschi che sta tentando di emergere perché nessuno si è mai fermato a guardalo davvero! 

Un ragazzo che sta combattendo contro i demoni che a volte lo assalgono, ma io credo che un giorno emergerà davvero con una nuova luce, una luce che ha già dentro di sé, ma che ancora non vede. Io l’ho vista, e grazie al progetto anche i suoi insegnanti hanno potuto guardarlo con occhi nuovi!

 

Cooperativa La Casetta

Regioni

Ti potrebbe interessare

Marciliana Lab: storia, bellezza e partecipAzione

di

CONNESSIONI! Le connessioni tra generazioni, sono il motore che traghetterà la tradizione verso il futuro. Proprio da questo assunto è partita l’idea...

Educazione nomade e scuola di strada: “Z-Portraits” invade il centro il Centro Commerciale Adigeo!

di

Fortunata la generazione in cui gli adulti ascoltano i piccoli. Talmund, II-V sec.   La scuola che la Cooperativa L’Albero immagina nel...

Mind the GAP: attivare la partecipazione per una SCUOLA APERTA

di

La peer education è una delle modalità più conosciute e, allo stesso tempo, più innovative, di fare “educazione” e “prevenzione”, soprattutto nella...