IL SOCIAL COACH: UNA FIGURA NUOVA PER ORIENTARE NEL MONDO FORMATIVO E LAVORATIVO

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Il progetto Sanit-Hub ha promosso una figura sperimentale e nuova nell’obiettivo di contrastare la povertà educativa: il Social Coach.

Tre sono le cooperative in cui tale operatore agisce: Il grillo parlante ONLUS, La casa dei Cristallini e Traparentesi ONLUS.

 

Il Social Coach opera nell’ottica di supporto e orientamento dei NEET (Not in education, Employment or Training) del Rione Sanità, giovani diciassettenni che hanno abbandonato la scuola e non hanno prospettive formative ed occupazionali.

L’individuazione dei ragazzi e il colloquio conoscitivo sono i primi momenti di un percorso con il NEET caratterizzato da bilancio delle competenze, studio del caso in equipe ed eventuale valutazione delle opportunità in ambito scolastico o di tirocinio professionale.

Il bilancio delle competenze fa parte della “cassetta degli attrezzi” del Social Coach, utile per individuare soft skills del ragazzo e per guidarlo verso obiettivi concreti ed affini alle sue necessità. Inoltre, ciò permette al diciassette di scoprire sfumature del proprio carattere da utilizzare come punti di forza per individuare la professione adatta.

L’intera comunità diviene terreno fertile di sensibilizzazione ad un’idea di lavoro sana e costruttiva, ciò si attua non solo attraverso l’incontro con i ragazzi e le loro famiglie, ma anche nella promozione di ricerca occupazionale – con il sostegno della Regione Campania o delle borse lavoro attivate dal progetto- presso le attività commerciali del Rione.

La costruzione di una rete con le cooperative del progetto, i negozianti, le famiglie e le istituzioni permette il creare condizioni adatte per dare opportunità ai giovani,  con ambizioni sopite e privi di strumenti , di prender consapevolezza e di pensare al proprio futuro in maniera costruttiva e valoriale.

 

“Il Social Coach è una figura “amica” che non smette di credere in te, che ti sprona e ti accompagna nel difficile mondo della formazione e lavorativo” così la dottoressa Wanda Tortora descrive il suo ruolo nel progetto Sanit-hub – “in un territorio in cui spadroneggia il lavoro nero, è fondamentale dare un barlume di opportunità sana e proficua ai giovani, che imparano un mestiere e soprattutto apprendono diritti e doveri nel mondo del lavoro”. 

 

 

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