LO SPORT, LE OLIMPIADI E LA SCUOLA

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Abbiamo ancora negli occhi gli entusiasmanti risultati raggiunti dallo sport italiano alle recenti Olimpiadi di Tokyo. Tra le più svariate notizie sulle prestazioni sportive e sulla storia degli atleti olimpici abbiamo appreso delle provenienza di questi ultimi.

Le Regioni più popolose e ricche e organizzate, nonché quelle come ad esempio il Lazio dove si concentrano le sedi delle federazioni sportive nazionali risultano avere il maggior numero di atleti partecipanti e atleti medagliati.

Delle 60 medaglie conquistate dallo sport azzurro a Tokyo ben 19 vengono dalla Lombardia mentre 18 medaglie da tutte le regioni del sud Italia isole comprese. Ancora più marcata la differenza il complesso degli atleti andati alle olimpiadi suddivisi per Regioni. Su 379 atleti in gara solo 73 erano provenienti da regioni del sud, Abruzzo e isole comprese.

Proviamo a leggere questi dati attraverso il rapporto nazionale sui minori e lo sport, realizzato dall’Osservatorio #conibambini promosso da Con i Bambini e Openpolis nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

I Rapporto in merito alle aree sportive all’aperto scrive:
“Le aree sportive all’aperto includono tutte le superfici adibite a campi sportivi, piscine, campi polivalenti, aule verdi e altri spazi con funzioni ludiche e ricreative. Nei capoluoghi del nord-est si raggiunge il dato più elevato (19,9 metri quadri per minore). Quelli del centro Italia si trovano poco sotto la media nazionale, con 8,2 mq. Più lontane le città del nord-ovest (6,8 mq), quelle delle isole (5,3) e quelle del sud continentale (4,8)” e continua “Nelle città del nord-est si trova il 18% dei minori e quasi il 40% delle aree sportive all’aperto presenti nei capoluoghi italiani. In quelle del sud il 19% dei minori e solo il 10% delle aree sportive all’aperto.”

Nelle città del Mezzogiorno, al contrario del nord-est troviamo meno aree sportive che possono essere utilizzate dai minori, il 96% dei capoluoghi del sud continentale le aree sportive all’aperto non raggiungono i 15 mq per minore. L’unica città del sud a superare i 15 mq per minore è Benevento (38,1).

La ricerca indaga anche la presenza di palestre e piscine negli istituti scolastici.

“A livello regionale, solo in due casi gli istituti scolastici dotati di strutture sportive sono più del 50% in Friuli Venezia Giulia e Piemonte. Agli ultimi posti, con meno di 3 edifici scolastici dotati di impianti su 10, troviamo invece Calabria (20,5%) e Campania (26,1%).”

È interessante notare che le due regioni che presentano la percentuale più bassa di palestre nelle scuole – Calabria e Campania – siano anche tra quelle con il minor numero di ragazzi e ragazze che praticano sport con continuità. Questo aspetto però non riguarda solo il sud. Infatti anche tre regioni nel nord Italia si trovano al di sotto della media nazionale. Si tratta della Valle d’Aosta (39,3%), dell’Emilia Romagna (34,8%) e della Liguria (40,2%).

 

Nel confronto tra regioni, l’attività sportiva per i giovani tra 3 e 17 anni risulta più frequente soprattutto nel Lazio, in Umbria e in Toscana. In base ai dati elaborati per il gruppo Crc in queste regioni la quota di minori che fa sport con continuità supera il 60%. Mentre le regioni al di sotto della media nazionale sono tutte del Sud.

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