A SCUOLA D’ITALIANO MENTRE I BIMBI GIOCANO TRA LORO

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Foto Agence Olloweb_Unsplash

Il progetto Rio Bo ha avviato a Pordenone un corso L2 per donne straniere, cui le mamme possono partecipare accompagnate dai loro bimbi 0-3 anni: mentre loro imparano, i bimbi giocano con l’ausilio di un’educatrice di Itaca

 

PORDENONE – La presenza di figli molto piccoli, specie se non ancora inseriti in servizi educativi come i nidi d’infanzia, generalmente scoraggia le mamme a prendersi altri impegni, non è semplice conciliare i tempi della famiglia con quelli, ad esempio, di un corso di lingua italiana. Al civico 19 di via Roma a Pordenone, nella sede “Itaca 2” della Cooperativa sociale Itaca, è partito un corso di lingua italiana differente: si rivolge a donne che arrivano da altri Paesi e le mamme possono partecipare anche con i loro bambini 0-3 anni, i quali, mentre loro imparano i rudimenti della lingua, possono liberamente giocare tra loro grazie alla presenza di un’educatrice di Itaca. Il corso L2 è proposto all’interno di “Rio Bo. Spazi e tempi a misura di famiglia”, un progetto selezionato da Con i Bambini (CIB) nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, guidato dalla Cooperativa Itaca.

 

Rio Bo è un progetto triennale che nasce per ridurre le disuguaglianze e le barriere sociali, culturali e economiche nell’accesso ai servizi per la prima infanzia, il partenariato – composto da 16 organizzazioni – da subito ha posto l’attenzione su uno degli aspetti più deboli, ma allo stesso tempo importanti, per il benessere di una famiglia: la comprensione e produzione in italiano per le mamme dei bambini di fascia 0-3 anni.

 

LA VULNERABILITÀ DELLE MAMME MIGRANTI

La migrazione rappresenta di per sé potenziali fattori di vulnerabilità, è un’esperienza che porta con sé tante e differenti complessità. Chi migra si trova a fare i conti con una cultura nuova, con modi diversi e nuovi di concepire ed esprimere qualsiasi aspetto della vita, compresa la genitorialità, che già di per sé rappresenta una migrazione di stato, da figlia a mamma.

La gravidanza e il periodo post partum in particolare sono momenti molto delicati, in cui tutte le donne possono manifestare potenzialmente maggiore vulnerabilità, che si può amplificare qualora vengano vissute con poca padronanza della lingua del territorio in cui si risiede.

 

IL CORSO L2 A PORDENONE

Le partecipanti al corso L2 di Rio Bo, al momento una decina, sono donne che vivono in Italia da qualche tempo e che hanno affrontato il delicato periodo della gravidanza, con tutto il carico di visite, preoccupazioni e pensieri che l’attesa porta con sé. Oltre a questo, vi è stato anche l’intenso e a volte molto complesso momento del parto, che è gestito in modo molto differente da Paese a Paese.

Un evento così particolare può spaventare ancora di più quando non si capisce a pieno quello che i medici, le ostetriche e tutto il personale ospedaliero comunica e senza poter, allo stesso tempo, essere capite nelle richieste di preoccupazioni o bisogni. Con le nascite questa complessità si trasforma e, paradossalmente, sono tutti i servizi a cui accedono i bambini a richiedere una più proficua comunicazione.

Nella sede di via Roma 19 a Pordenone, oltre all’insegnante di italiano, è prevista la presenza di un’educatrice per le situazioni che lo necessitano. Attualmente sono iscritte nove donne di diversa provenienza, che possono portare con sé i propri bambini, aspetto che conferisce un valore aggiunto: a differenza degli altri corsi proposti ed erogati nel territorio, la presenza di figli piccoli, e non inseriti in servizi educativi, non risulta infatti un impedimento alla frequenza.

Nella sede “Itaca 2” a disposizione ci sono attività e giochi adatti ai bambini 0-3 anni, come anche la tecnologia e i materiali più innovativi per la didattica dell’italiano come lingua seconda alle loro mamme.

 

LE PROPOSTE DIDATTICHE E FORMATIVE PER LE MAMME

Le signore, avendo vissuto esperienze forti in Italia, hanno già acquisito i primi rudimenti della lingua italiana, ora si tratta di consolidare le conoscenze strutturandole in sintassi e morfologia corrette, per questo si alternano attività di ampliamento lessicale, approfondimenti sulle caratteristiche delle strutture grammaticali italiane e attività ludiche che incentivino la produzione orale in forme corrette.

Le proposte formative devono, altresì, tenere conto di peculiarità che si scontrano con il modo tradizionale di insegnare, come la discontinuità nella frequenza, la difficoltà ad affrontare uno studio sistematico della lingua, sia per motivi di tempo e di organizzazione della vita quotidiana, sia talvolta a causa della bassa scolarizzazione. Le particolarità dell’offerta didattica si riflettono anche nei contenuti dei corsi, che affrontano tematiche strettamente legate alla vita quotidiana e un uso strumentale della lingua.

 

Attualmente il corso si tiene il mercoledì mattina in orario 9.30-11, accesso gratuito previa iscrizione per mamme di bambini in fascia 0-3 anni. Info e contatti: 335 770 3623 (Valentina Bortolussi).

 

Rio Bo sostiene questa progettualità in sinergia con le altre attività offerte dal progetto, quali i PEF – patti educativi di famiglia, la possibilità di frequentare gli Spazi gioco adulto-bambino aperti da Rio Bo nel territorio e di sperimentarsi in relazione ad altri genitori, i laboratori tematici per l’ampliamento delle competenze genitoriali, le offerte ludiche nel territorio e l’attivazione e sostegno delle reti sociali presenti ed emergenti.

 

Co-finanziato da Con i Bambini, il progetto triennale Rio Bo gode di un importo complessivo di oltre un milione di euro, e vede coinvolto un partenariato composto da 16 tra enti e organizzazioni: oltre alla capofila Itaca, Cooperativa sociale Acli, Associazione Don Chisciotte, Associazione Giovanni Paolo II, Associazione Maruzza Regione Friuli Venezia Giulia, Associazione culturale Molino Rosenkranz, Cooperativa sociale Nuovi Vicini, Asd Il Progetto, SOMSI Società operaia mutuo soccorso e istruzione, Terzo Pianeta onlus, Cooperativa sociale Vicini di Casa, Azienda sanitaria Friuli Occidentale, Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale, Comune di Cervignano del Friuli, Comune di Pordenone, Servizio Sociale delle Valli e delle Dolomiti Friulane.

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