UP TO YOU: IDEE PER L’ANFITEATRO

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“Tocca a te” è lo slogan del percorso di sviluppo di comunità che da oltre due anni si fa nel quartiere di Begato per riqualificare il grande anfiteatro limitrofo alla scuola Tosca Bercilli.

Il 28 giugno alle 18 è fissato un incontro pubblico per presentare il progetto di recupero dello spazio, frutto di un lavoro di studio partecipato da giovani e non solo che vivono o frequentano il collinare quartiere ERP.

Ho seguito lo sviluppo dei laboratori di coprogettazione e decido che nonostante il caldo e l’ora non posso mancare a questo appuntamento. Arrivo a Bolzaneto e imbocco via Maritano, la sagoma della Diga si staglia appena prendo a salire. L’ecomostro, ormai prossimo alla completa demolizione, giganteggia ancora ma avvicinandomi aumenta in leggerezza. E’ stato privato progressivamente delle parti interne e degli infissi e quindi la luce lo attraversa donandogli trasparenza. Mi emoziona pensare alle tante vite che lo hanno popolato, risento ancora la voce del soprano, che nel documentario Diga Vox, intona Summertime di Gershwin nei lunghi e squallidi corridoi che attraversavano l’edificio. Arrivo all’altezza di via Cechov e mi rendo conto che la strada è interrotta, non posso proseguire. Chiedo ad un gruppo di donne come posso raggiungere la Tosca Bercilli e mi dicono che l’unico modo è scendere a Rivarolo e risalire la collina dal lato Valtorbella. Accidenti “quanta strada” dico io, accidenti “ci hanno intrappolati” dicono loro, “speriamo che dopo l’isolamento venga il miglioramento” ribatto, le donne sorridono e convengono con il mio commento. Mi rimetto in marcia e arrivo finalmente a scuola.

Seguo il camminamento che porta all’anfiteatro. Capisco perché nella prima fase dei lavori di rigenerazione gli studenti hanno deciso di tracciare un “metro” che segna il percorso, non tanto per misurare una distanza ma per tracciare la via, per rassicurare chi lo percorre che è sulla buona strada per l’approdo. Lungo il tracciato sventolano delle immagini che riproducono fotograficamente i lavori dei laboratori di progettazione e autocostruzione realizzati ad oggi. Arrivo e mi sorprende ancora l’importanza dimensionale dello spazio. Il pubblico presente è raccolto su un’ala della gradinata al riparo dal sole che nelle giornate estive picchia forte come testimonia il calore che ancora nel tardo pomeriggio emanano le sedute. Il team di Up to You è impegnato a presentare il piano definitivo degli interventi di riqualificazione co-progettati, la cui esecuzione prenderà avvio in luglio.

Interviene Elena Tramelli, dirigente dell’IC e fa un po’ di storia di questo spazio. Ricorda che al suo arrivo nel 2012 in questa scuola di frontiera, l’anfiteatro era un segno sulle planimetrie del complesso scolastico ma la vegetazione ne aveva completamente occupato gli ambienti. Grazie all’intervento di Municipio e Protezione Civile armati di decespugliatore, palco e gradinate sono tornati alla luce.

Eppure l’anfiteatro non è da sempre un “non luogo”. Si racconta di esibizioni di Crozza, gloria di Liguria, agli esordi della sua carriera e soprattutto si possono rileggere gli articoli di Vivi Valtorbella recuperati da una cittadina che ha partecipato ai lavori di co-progettazione. Nel 1987 con una pacifica occupazione circa 700 persone si erano radunate nell’area dell’anfiteatro per chiedere all’amministrazione locale di impegnarsi per il recupero di questo spazio. Segue una stagione in cui l’anfiteatro torna ad ospitare manifestazioni, concerti, rappresentazioni teatrali che vi riportano luci e attrezzi di scena e soprattutto ottiene un significativo successo di pubblico. In quegli stessi anni si costruiva proprio nei pressi dell’anfiteatro la scuola Tosca Bercilli che vent’anni dopo sarebbe stata protagonista, nell’ambito del progetto Ragazzi Connessi, della campagna di sensibilizzazione per il recupero di questo spazio.

Teatro circolare, forma classica in quartiere moderno, così si legge sulle pagine di Vivi Valtorbella. Bello ricordare Begato per la sua modernità… la stessa Diga, poco distante dall’anfiteatro, fu costruita dall’architetto Gambacciani, autore delle maggiori verticalità cittadine, Corte Lambruschini, World Trade Center.

E adesso tocca a te, dice il team di UP TO YOU, è ora di passare all’azione e di provare a concretizzare il progetto condiviso. E così partendo dall’alto, anche con l’aiuto del Gruppo Volontari del Verde, si procederà a recuperare le fasce che costeggiano l’anfiteatro per trasformarle in orto didattico. A scendere lungo la gradinata ancora verzura collocata in vasche che ospiteranno piccoli alberi destinati a creare zona di ombra e a rinfrescare le sedute. La discesa offrirà anche l’occasione di ripassare giocando le tabelline grazie alla numerazione riprodotta sulle gradinate. Accanto alla zona di “didattica verticale” si installeranno le sedute modulari che si trasformano, reclinando i piani, in sdraio o tavoli per leggere o studiare all’aperto. La zona circolare in basso prevede un’area ristoro, una merenderia per una sosta golosa all’uscita di scuola, riparati nella stagione più calda da un pergolato. E poi proseguendo verso il centro si arriva al cuore dello spazio che ospita un campo multifunzionale per il gioco sportivo trasformabile in palco durante le manifestazioni artistiche.

Up to you, tocca a voi…tra i presenti abitanti, familiari dei bambini che frequentano la scuola, volontari delle associazioni di zona, rappresentanti delle istituzioni municipali…. È l’ora di accordarsi sul calendario degli incontri per le attività di autocostruzione, si prevede anche l’impegno di alcuni sponsor per la fornitura dei materiali…insomma si prospetta un’estate “calda”… ne parleremo ancora.

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