L’importanza di confrontarsi con chi ha progetti simili

di Alessandra Raineri

L’associazione Ce.R.F. offre ai partner del progetto Radici di Comunità, che operano in territori diversi del Lazio, l’occasione di mettere a confronto il proprio lavoro su metodologie, bacino di riferimento, esiti degli interventi, variazioni nell’ambito del periodo di emergenza sanitaria COVID19, eccetera.

Per il Ce.R.F. si tratta di entrare nel vivo del proprio mandato di inter-visione: creare spazi di incontro e riflessione – come Enti attuatori accomunati dall’obiettivo del contrasto alla povertà educativa – per darci reciprocamente un valore aggiunto, frutto della conoscenza del lavoro di chi opera in ambiti simili, ma in territori e realtà differenti.

Abbiamo iniziato invitando i partners che gestiscono gli Sportelli di Ascolto, rivolti a ragazzi, genitori, insegnanti, personale educativo delle scuole: La Fonte 2004 a  Subiaco, la Caritas a Latina, l’Associazione Con-Tatto 2012 a Anzio e Nettuno, il Ce.R.F. stesso a Roma.

È il primo passo di un progetto che vorremmo continuare, mettendo insieme – in seguito – altri gruppi di partners che operano su aree di intervento tra loro affini, per costruire un linguaggio realmente comune e condiviso.

Il gruppo “Sportelli di ascolto” si è incontrato su piattaforma informatica una prima volta il 5 giugno, e si rivedrà poi il 26 e il 10 luglio, per raccontarsi le modalità con cui siamo “entrati” nelle scuole, considerando le differenze tra territori e contesti culturali;  per fare un’analisi della domanda di chi si è rivolto a noi, con quali bisogni e aspettative ma – nello specifico di oggi – per confrontare il lavoro precedente e quello dell’emergenza Covid 19, quasi totalmente da remoto, con necessità nuove, bisogni da definire e per pensare alla ripresa della scuola dopo l’estate.

Da settembre il gruppo di lavoro conta di mantenere, con scadenze temporali da decidere insieme, questo spazio di incontro che ci sembra aver attivato interesse e curiosità.