ROMA. IL PATTO EDUCATIVO “PORTE APERTE ALLA COMUNITÀ”

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Nell’ambito del percorso congiunto del progetto “DOORS – porte aperte al Desiderio come Opportunità di Rigenerazione Sociale” e del progetto “Radici di Comunità” è nato il patto educativo “Porte aperte alla comunità”. I due progetti si sono incontrati grazie alla condivisione di obiettivi e al fatto di avere un ambito territoriale di azione in comune –  il V Municipio a Roma, in particolare la zona di Tor Pignattara – e di essere entrambi progetti impegnati nel contrasto della povertà educativa finanziati dall’impresa sociale Con i Bambini.

Già da due anni, infatti, il Cemea del Mezzogiorno, capofila del progetto Radici di comunità e gestore della ludoteca “Casa delle Arti e del Gioco” che si trova appunto nel V Municipio, accanto alla scuola Pisacane, ha partecipato ai Tavoli di Progettazione Territoriale, indetti periodicamente online dal progetto DOORS, il cui capofila è il CIES Onlus. Nel corso degli incontri c’è stato modo di confrontarsi su bisogni e risorse dei territori, insieme alle scuole e alle associazioni partner e alle referenti della ASL.

Il patto, un punto di inizio

Nell’ultimo periodo (6 mesi), gli incontri sono stati focalizzati alla costruzione di un patto educativo, che mettesse insieme le istanze raccolte da entrambi i progetti  nei tre anni di attività per bambine/i, ragazze/i e famiglie nei diversi municipi di Roma.

Il documento che è stato costruito non ha la pretesa di essere un patto educativo rivolto ad un territorio specifico di riferimento, quanto piuttosto un documento quadro, che rappresenti un punto di inizio, che si potrà poi sviluppare nei singoli municipi con un lavoro di approfondimento e di messa in relazione con i singoli contesti territoriali.

Il Patto è stato costruito con un processo di condivisione e partecipazione, per cui sono stati dedicati diversi incontri alla discussione e revisione comune con tutti i referenti degli enti interessati: hanno partecipato insegnanti,  educatrici, progettiste e psicologhe referenti di associazioni e cooperative partner dei due progetti, una referente della ASL Roma 2 che, pur non potendo aderire in questa fase al Patto ha dato il suo  apporto, grazie anche al sostegno di Amref Health Africa onlus, che ha  tenuto le fila del lavoro del tavolo con un prezioso lavoro di tessitura. Due incontri hanno visto la partecipazione anche da parte del V Municipio, a cui è stato presentato il percorso e il patto in bozza, con la richiesta di adesione. Lo stesso Patto è stato presentato anche alla Presidente del Municipio Roma Centro Storico e all’Assessora con delega alla cultura, scuola, sport e politiche giovanili.

Insieme, come comunità educante

Una volta concluso il processo di condivisione e integrati i contributi ricevuti, il documento è stato inviato “a staffetta” di ente in ente e di scuola in scuola, per apporre la firma digitale ed essere siglato da tutti gli aderenti. Infine, il pomeriggio dello scorso giovedì 17 marzo, è stato organizzato un evento in presenza tra tutti i firmatari presso lo Spazio Giovani e Scuola d’Arte Matemù del CIES Onlus a Manzoni, nei locali del Primo Municipio.

È stata l’occasione per ritrovarci dal vivo e festeggiare insieme il percorso che ci ha visti insieme come comunità educante collaborare con iniziative gratuite per bambine/i e ragazze/i e per le loro famiglie, con l’impegno di proseguire ancora sulla strada comune e di proseguire la sinergia sviluppata negli anni con altre progettualità.

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