Primi Passi in Biblioteca
di Comune di Milano
Avvicinare bambini e adulti alla lettura, far conoscere le attività della biblioteca, creare occasioni di socializzazione intorno al libro. Sono questi i tre principali obiettivi di “Primi Passi in Biblioteca”, una serie di attività promosse dalla Biblioteca del Confine della Casa della carità in rete con gli altri partener progettuali. All’interno del progetto “Primi Passi. Polo sperimentale per la prima infanzia” questo percorso si è rivolto agli alunni delle scuole dell’infanzia e asili nido del quartiere Adriano e ai loro genitori.
“È importante che fin dai loro primi anni di vita, bambini e bambine crescano in un adeguato ambiente di lettura, perché questo li aiuterà a sviluppare le loro competenze linguistiche future e per farlo è necessaria la cooperazione di tutti gli attori coinvolti nel loro sviluppo: famiglia, scuola, servizi territoriali. Attraverso una serie di attività condotte in modo interattivo da educatori e formatori, genitori, bibliotecari e lettori volontari, ‘Primi Passi in Biblioteca’ vuole dare ai alcuni strumenti per raggiungere questi obiettivi. Allo stesso tempo, le famiglie verranno sensibilizzate sull’importanza della lettura” racconta Cecilia Trotto, responsabile della Biblioteca del Confine della Casa della carità.
Diverse le azioni previste, cominciate con le “merende in Biblioteca”: ogni lunedì, gli spazi della Biblioteca della Casa della carità sono a disposizione dei bambini del quartiere e dei loro genitori, con la possibilità di fare merenda e leggere insieme, grazie anche alla presenza dei bibliotecari e dei volontari. All’interno di questo spazio avviene anche un’attività di formazione alla lettura ad alta voce, tenuta da Paola Rauzi e dedicata a tutti i genitori. A seguito della formazione, mamme e papà saranno invitati a mettere in pratica quanto appreso, leggendo ad alta voce delle storie per i loro bambini e per tutti i piccoli alunni del quartiere. E infine, i bambini con i loro genitori si cimenteranno nella costruzione di alcuni “libri senza parole”, realizzati con materiali di riciclo, guidati da Martina Mangano, educatrice e illustratrice.
“Nel corso delle attività – racconta Alessandro Coerezza – la cosa bella è che non appena i bambini arrivano non corrono a mangiare la merenda, come tutti penserebbero, ma si precipitano a sfogliare i libri che sono a loro disposizione”.
Oltre che per i piccoli, questo momento è significativo anche per gli adulti, che possono passare del tempo con i loro bambini e avere un’opportunità di relazione con altri genitori.
Tra le attività in corso, c’è anche una formazione per la lettura ad alta voce attraverso la tecnica del kamishibai (teatro di immagini e disegni di origine giapponese) dedicata a insegnanti ed educatori dell’asilo nido e della scuola dell’infanzia.
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