Teatro, Esopo in Africa ovvero l’arte di parlare ai bambini
di Cooperativa Santa Chiara
Contributo a cura di “Bottega degli apocrifi”* – Ai bambini si può dire tutto? Ce lo siamo chiesto quando all’interno del progetto P.R.I.M.A. – I è nata l’idea di creare un appuntamento web per i più piccoli e la nostra compagnia teatrale si è interrogata su cosa avesse voglia di raccontare ai bambini in questo momento sospeso e per giunta attraverso una videocamera e non attraverso il teatro, che è il nostro linguaggio specifico.
Ci siamo chiesti quale fosse la nostra urgenza, quali fossero le parole importanti (o almeno utili) da dire oggi, cosa avrebbe potuto nutrire l’anima dei bambini e dei non più bambini che gli vivono accanto.
Da più di 10 anni ci capita di lavorare con giovani cittadini extracomunitari che attraverso una lunga e serrata formazione quotidiana si avvicinano al mestiere dell’attore. Bakary arriva dalla Guinea, e per arrivare in Italia ha scelto la rotta più famosa: Guinea – Mali – Burkina Faso – Niger – Libia – Lampedusa e poi CARA di Borgo Mezzanone in provincia di Foggia. La sua storia prevede il deserto, la fame, la sete, i trafficanti, le guardie armate, la prigione libica, il viaggio sul bordo del gommone col terrore di chi non sa nuotare.
Possiamo permetterci di dimenticare migliaia di storie come queste a causa dell’emergenza sanitaria che sembra a volte toglierci ogni altro pensiero ormai da un anno? O non è proprio questo il momento di ricordarle, per ricordarci che dai problemi – come insegnava don Milani – si deve uscire insieme?
E subito dopo ci siamo chiesti come avremmo potuto raccontare questa storia ai bambini. Come dire loro che ci sono persone la cui vita sembra valere meno della nostra e che non sembrano avere diritto a cercare la felicità? E ogni volta che pensavamo di rinunciare ci dicevamo che in realtà questo viaggio della speranza ha la struttura topica dei viaggi di iniziazione e degli attraversamenti che segnano tutta la letteratura per l’infanzia; Hansel e Gretel nel bosco devono aver avuto la stessa paura di Jack davanti all’orco in cima alla pianta di fagioli e di Bakary nel deserto di notte. Dovevamo “solo” cercare la strada giusta.
Abbiamo trovato la risposta nelle favole di Esopo, dove le storie degli animali insegnano la vita agli uomini: il trafficante è diventato allora il grande serpente del deserto, l’amico troppo affaticato per proseguire il viaggio è diventato l’ippopotamo che ha paura della solitudine, le guardie armate sono diventate iene che ridono senza essere felici, i contrabbandieri sono diventati avvoltoi e lo scafista uno strano pesce metà squalo e metà tonno, perché la favola di Pinocchio è la prima favola italiana che Bakary ha imparato, prima di cominciare a raccontare la sua.
*Compagnia teatrale partner del progetto PRIMA I sul territorio di Manfredonia
Ti potrebbe interessare
Teatro Spazio delle Emozioni: “Così diventiamo protagonisti di fiabe e storie”
di Cooperativa Santa Chiara
Negli scorsi mesi nell’IC Perotto-Orsini di Manfredonia è partito il nuovo percorso del laboratorio Teatro Spazio delle Emozioni condotto dall’associazione partner di...
A Manfredonia il laboratorio di PRIMA I sbarca a teatro per un evento speciale
di Cooperativa Santa Chiara
Nelle scorse settimane sul territorio di Manfredonia, dove ha sede l’ente capofila di progetto La Cooperativa Santa Chiara, si è tenuto un...
Il Laboratorio Spazio Teatro delle Emozioni alla scuola “Bosco Volta” di Manfredonia
di Cooperativa Santa Chiara
E’ partito ormai da qualche mese il laboratorio Spazio Teatro delle Emozioni anche nel plesso “Bosco Volta” dell’Istituto comprensivo Giordani-De Sanctis di Manfredonia....