PRIMA I, il progetto visto dal punto di vista del volontario preposto al coordinamento

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Contributo a cura dell‘Associazione Il Faro Onlus di Sora – Il progetto P.R.I.M.A.I. è un complesso di attività e di iniziative che si calano nelle realtà territoriale e all’interno delle scuole con lo scopo di potenziare tutti quei fattori che contribuiscono a creare una Comunità Educante e che supportano i genitori nel loro importantissimo ruolo.

La possibilità di avere una sguardo di insieme, legato all’opportunità di avere visione completa dei laboratori, delle attività legate agli Sporteli di Ascolto per Genitori, delle iniziative di animazione territoriale che concretizzano i “ Sabati del Villaggio” regala, dal punto di vista di chi coordina, la netta consapevolezza della grande forza di impatto che il progetto stesso possiede nei confronti del territorio.

Un numero consistente e capillarmente distribuito di azioni mirate che sostanziano concretamente quello che viene chiamata in gergo tecnico “azione di prossimità”. Una intera rete di Associazioni, Scuole, Enti, Volontari, Insegnanti, Genitori e Bambini che si interrogano sui bisogni reali della quotidianità rispetto all’importantissimo percorso di crescita e che lo fanno attraverso una conoscenza diretta, coordinata, dinamica, fantasiosa ma allo stesso tempo empirica e scientifica.

Il progetto non si cala dall’alto ma è il risultato concreto di una mediazione continua tra i nodi di una rete reale che enfatizza il legame comunicativo tra essi, definendo ruoli e competenze e dando voce ai veri protagonisti che sono i nuclei familiari.

Coordinare la pianificazione delle iniziative ha significato anche viversi l’importanza dell’aver creato occasioni in cui intorno ad un tavolo, in più occasioni, si sono ritrovati tutti gli attori della rete, stakehoders compresi, nello sforzo condiviso di pensare insieme e darsi delle opportunità, aumentare le occasioni concrete di crescita per il territorio attraverso lo sviluppo delle capacità accoglienti del territorio.

Sincronizzare gli orari, gli spazi, le esigenze in 16 plessi scolatici, di 4 laboratori, degli sportelli di Ascolto, dell’azione di accoglienza nel pre e post scuola ha rappresentato uno sforzo significativo che si sta traducendo nello scambio esperienziale tra tantissimi insegnanti, una nutrita équipe di operatori esperti, i Dirigenti Scolastici, i bambini ed i genitori: un movimento sostanzioso che già per i numeri include e offre occasioni di crescita.

Mediare tra le diverse esperienze, tra le specificità delle professioni e dei ruoli e farlo in un contesto finalizzato e con obiettivi specifici ha aiutato a creare un clima sereno in cui “l’altro” viene percepito come una risorsa ed in cui le diverse velocità e i differenti linguaggi si confrontano cercando strategie e possibili soluzioni.

La sola matrice degli orari dei laboratori e degli Sportelli di Ascolto è un risultato concreto di un territorio che evolve in Comunità Educante perché integra, accoglie si interroga e collabora in merito alle strade da percorrere, offre la possibilità di riflettere, in maniera sistemica, sulle potenzialità e sulle criticità del sistema e del territorio e si fa carico delle difficoltà, diminuendo i fattori di rischio, le cause di marginalità sociale e di esclusione, il senso di solitudine che a volte  schiaccia le fragilità.

Il progetto P.R.I.M.A.I. è, quindi, la traduzione concreta del concetto di rete sociale che finalizza il suo focus sul benessere della comunità stessa.

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