I Meeting di progetto P.R.I.M.A. I.: una due giorni di confronto, esperienze ed emozioni

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“La più grande paura quando ho iniziato i laboratori del progetto P.R.I.M.A . I. era quella di non riuscire a coinvolgere tutti, di non arrivare ad ogni singolo bambino come avrei voluto”.

“Ci sono stati giorni difficili, nei quali ho dovuto declinare l’attività di teatro a favore di una lezione dedicata alla gestione delle emozioni dei piccoli, divisi tra gioia e tristezza”.

“Vincere la diffidenza di molti genitori per i quali abbiamo messo in piedi il servizio gratuito dello sportello di ascolto non è facile. Accettare di essere aiutati viene vissuto da molti come una cosa di cui vergognarsi”.

“Alcune scuole sono state subito in sintonia con il nostro lavoro su altre c’è tanto da fare”. 

“Ci sono bambini che vengono da contesti davvero difficili, occorre avere molta pazienza e impegnarsi prima per conquistare la loro fiducia. Ma alla fine il loro sorriso ci ripaga di ogni sacrificio”.

Queste e molte altre le riflessioni condivise dai referenti delle associazioni che hanno partecipato alla due giorni del Primo Meeting di progetto tenutosi a Manfredonia. Tutti membri della nostra rete, impegnati in azioni chiave, attori principali di un percorso iniziato negli scorsi mesi e che ha già cominciato a dare i primi frutti.

Il flusso di emozioni  – raccolto nel corso dell’incontro in cui si è parlato di comunicazione, di difficoltà incontrate ma anche di successi e soddisfazioni – non potrà essere, di certo, ricostruito in poche righe. Eppure è giusto valorizzare i momenti come questi. Senza la possibilità della condivisione, della messa in comune di esperienze particolari, diverse e simili allo stesso tempo, nessuno potrebbe ambire a raggiungere i grandi obiettivi che ci siamo posti e che VOGLIAMO E DOBBIAMO raggiungere nei 42 mesi di percorso.

Il confronto ha arricchito ognuno di noi, professionalmente ma soprattutto umanamente. Le realtà di Sora, Manfredonia e Crotone che hanno aderito alla rete di PRIMA I sono diventate una “grande famiglia”, impegnata quotidianamente a costruire, insieme alla “comunità educante”,  strumenti che i bambini di oggi potranno usare per divenire adulti consapevoli di domani, sfuggendo, così, alla trappola della povertà educativa.

Ci aspetta un nuovo anno scolastico davvero ricco e noi siamo pronti!

 

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