IMPROVVISANDO SI IMPARA A CONOSCERSI
di piccolichevalgono
di Caterina Casini
Nelle attività del progetto “Piccoli che Valgono!”, quest’anno, l’Associazione Il Timone ha applicato le tecniche teatrali ai temi specifici dei diritti e della diversità per raggiungere la scoperta e la conoscenza di alcuni concetti e far sì che le alunne e gli alunni della primaria e delle medie ne comprendessero appieno il significato.
La tecnica della improvvisazione teatrale è stata presentata come gioco attraverso cui parlare dei diritti dell’infanzia. Attraverso un percorso guidato i bambini e le bambine si sono immedesimati nei temi suggeriti e li hanno sviluppati secondo il proprio punto di vista scoprendo le proprie visioni e conoscenze, discutendone insieme agli altri e attivando un lavoro di confronto, per esercitare la capacità di dialogo, l’accettazione del diverso, l’ascolto dell’altro.
L’immedesimazione, meccanismo innato, ha permesso loro di divenire maggiormente consapevoli dei temi affrontati, proprio perché “attraversati” in quella dimensione altra e particolare che è il gioco del teatro.
Così, ad esempio, utilizzando nella primaria la favola “La cicala e la formica” gli stessi alunni si sono calati prima in un ruolo poi nell’altro dando luogo ad un dibattito molto partecipato per difendere le proprie posizioni di formiche ma consapevoli anche delle ragioni delle cicale.
Nella secondaria, dopo aver ricevuto alcuni cenni storici e una copia ciascuno della Carta dei diritti dell’infanzia, ai ragazzi e alle ragazze è stata presentata, in poche righe, una breve storia inerente uno o più diritti.
Alcuni volontari la interpretano, improvvisandola. In un secondo momento il “pubblico” interviene esprimendo le proprie considerazioni e segnalando quale o quali diritti, contenuti nella CRC, sono stati tirati in ballo.
Col superamento della timidezza bambini e bambine, ragazzi e ragazze hanno avuto la possibilità di esprimere attraverso se stessi, il proprio corpo e il proprio linguaggio quello che gli stimoli loro offerti suggerivano.
Attraverso le piccole messe in scena e le discussioni a seguire con individuazione e precisazione dei temi, i ragazzi hanno raggiunto comprensioni importanti e nel farlo hanno aperto molte storie, narrate quasi impercettibilmente e con pudore, raccontando molto di loro e delle loro provenienze.
Il confronto con loro, lo stimolo alla costruzione del gruppo, il rapporto col diverso: tutto questo, nella sua semplicità e problematicità, è venuto fuori attraverso il gioco del teatro che ha permesso di portare in una sfera molto libera il pensiero e la discussione, dando alle formatrici la possibilità di intervento in modo leggero ma incisivo.
“Piccoli che Valgono!” è un progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile promosso da Mani Tese insieme ad altri partner.
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