“Occhio al Capo”: entro novembre pubblicato il report sulle realtà educative del quartiere

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Il fine ultimo del progetto Patto Educativo Capo, partito il 20 febbraio scorso, è quello di contrastare la povertà educativa del quartiere Capo di Palermo. La prima attività messa in campo dalle associazioni partner, che sono ben dieci e tutte si occupano di adolescenti e bambini, è stata quella di individuare e mappare tutte le realtà che nel quartiere si occupano e svolgono attività educative per l’infanzia.

Questo lavoro di individuazione è stato fatto tramite delle interviste fatte ai minori residenti nel quartiere e alle loro famiglie. Un lavoro che è stato coadiuvato dalle scuole presenti sul territorio e dalle assistenti sociali del Comune di Palermo e anche dalla parrocchia. L’idea è quella di restituire alla collettività una mappatura dei servizi, degli spazi e degli attori educativi presenti.

Ciò che è emerso da questa indagine è che di servizi e spazi per i bambini e adolescenti ce ne sono pochi, quelli che ci sono appartengono alla chiesa, dove i bambini di altre religioni vengono comunque accolti. Per gli adolescenti non c’è praticamente nulla. Le richieste dei bambini sono perlopiù legate allo sport e al calcio, vorrebbero un campetto dove potere giocare.

Entro fine novembre sarà pubblicato il report “Occhio al Capo” con i risultati dell’indagine, e condiviso con gli attori educativi del quartiere.

Le realtà che fanno parte del progetto sono: Bond Of Union Teatro alla Guilla Centro Amazzone Palermo 15 – Associazione Guide E Scouts Cattolici Italiani IISS Francesco Ferrara Palermo M.A.S.C.I. Palermo 3° Aquile Randagie NaKa DARCH Dipartimento di Architettura – UniPa Comune di Palermo Fondazione Innovazione Urbana.

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