Dalla matematica all’amore per la musica: in undici fanno progressi con il laboratorio di tutoraggio scolastico al Denza di Castellammare di Stabia
di Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini
Giusy D’Alessandro: “Vivaci e motivati. Il loro desiderio più grande? Tornare alla normalità dopo la pandemia”
Le loro passioni? La play station e il calcio. Le materie più complicate? Matematica e geometria. Il loro più grande sogno? Recuperare il tempo perduto e tornare alla normalità.
Parliamo degli undici studenti dell’istituto comprensivo Denza di Castellamare di Stabia che partecipano con profitto al laboratorio di tutoraggio scolastico pomeridiano, gestito da Ai.Bi. e curato da Giusy D’Alessandro e Maria Roberta Donnarumma, nell’ambito di “Panthakù. Educare dappertutto”, il progetto con capofila Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini, selezionato da Con i bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
Non un semplice doposcuola, ma un momento di approfondimento e di conoscenza, nel quale le esperte della rete mettono a disposizione le proprie competenze per stimolare i ragazzi, aiutarli nell’apprendimento delle materie di studio e dunque nel loro iter, far acquisire loro gli strumenti più idonei a metabolizzare un metodo che poi li seguirà per tutta la vita. “C’è una parte prettamente didattica – spiega D’Alessandro – che è propedeutica ad accompagnarli nello svolgimento dei compiti. E poi c’è una parte nella quale sperimentiamo le dinamiche di gruppo e li mettiamo nella condizione di tirare fuori i loro sogni, le loro ambizioni, i loro progetti. In quest’ottica l’ascolto è un aspetto molto importante del nostro lavoro, perché è fondamentale per stabilire una relazione profonda e per farli sentire a loro agio, ma anche per riuscire a scovare i loro talenti, che è poi lo scopo principale di Panthakù”.
Le difficoltà maggiori “le incontrano con le materie scientifiche, matematica e geometria, ma ci sono anche studenti di prima che, dopo la didattica a distanza, hanno bisogno di essere reindirizzati e di riappropriarsi di un sistema nuovo per imparare anche materie letterarie”.
E a proposito di Dad, “il sogno di tutti è quello di non perdere la normalità acquisita, anche se ancora non ci siamo lasciati la pandemia alle spalle. Oggi sono più sereni. Sicuramente hanno accusato il colpo di tante limitazioni, che a quell’età pesano ancora di più. Ma lentamente stanno recuperando il tempo perduto. A partire da quello della socialità”.
Con le loro tutor si confidano: “C’è chi è pazzo della play station, chi ama giocare a calcio e chi adora la musica – racconta ancora D’Alessandro- Sono tutti molto vivaci, curiosi e partecipativi ed i loro sorrisi sono capaci di illuminarti la giornata”.
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