Grazie a Panthakù sono riuscita a guardare in faccia l’apatia, e a rialzarmi
di Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini
La testimonianza di Alessandra, una giovane alunna dell’IC Denza di Castellammare di Stabia che ha seguito da marzo a giugno 2021 il laboratorio di Panthakù tenuto dall’Associazione Funneco
Quando la pronuncia, sembra evocare quel carico di noia, pesantezza, tristezza e angoscia che devono averle fatto compagnia per tante lunghe settimane. Troppe per una ragazzina alla soglia dei 14 anni, con la voglia, più che legittima, di mordere il mondo, a cui il Covid ha scippato libertà e sogni.
La parola è “apatia” e lei è Alessandra Scafato, allieva dell’istituto comprensivo Denza di Castellammare di Stabia, tra i partecipanti del laboratorio on line tenuto da Funneco del progetto con Ai.Bi. capofila, “Panthakù. Educare dappertutto”, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
Un corso focalizzato su musica e teatro, che però ha avuto per i partecipanti quasi un effetto catartico, perché è riuscito a tirare fuori da ognuno di loro, le emozioni più vere e più profonde. “Eravamo liberi di esprimerci, senza che nessuno ci imponesse nulla o ci dicesse cosa fare – racconta Alessandra – e questa è stata senza dubbio la cosa più bella di tutte. Ma nel complesso il percorso portato avanti è stato veramente ricco di stimoli e affascinante. Ci ha messo nella condizioni di aprirci, proprio in un momento in cui invece ci eravamo chiusi”.
A ogni studente è stato chiesto di raccontare, a modo suo, un sentimento. E Alessandra ha scelto l’apatia, “perché era il sentire che mi ha accompagnato di più durante quest’anno, tra paura del contagio e restrizioni che ci hanno privato delle nostre libertà e provato psicologicamente. Non avevo voglia di fare nulla, ero come spenta. Poi, piano piano, ho provato a farmi forza e a vedere anche altre cose intorno a me. In questo il laboratorio di Funneco è stato salvifico, perché ci ha permesso di parlare di noi stessi e anche di restare in contatto grazie alla piattaforma Meet. Sembra poco, invece ci ha regalato un’ancora di salvataggio, una specie di appiglio in una fase così delicata e tanto lunga da sembrare interminabile”.
E ora, se sul volto di Alessandra è tornato il sorriso, il merito è anche un pizzico di Panthakù.
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