Biscotti, panettoni e tiramisù per imparare i segreti del mestiere con la CNA e Ai.Bi.
di Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini
GLI ALLIEVI DELLA CALCEDONIA A LEZIONE DI PASTICCERIA
Le loro facce devono essere state simili a quelle dei bambini che al cinema assistevano increduli alle meraviglie di Willy Wonka e della sua fabbrica di cioccolata. Perché quando Lucia Impemba e sua figlia Carmen aprivano i tre borsoni che ogni volta si portavano dietro da Capaccio, dove ha sede il loro biscottificio Nonna Lucia, uscivano fuori ciotoline e fruste che sarebbero servite a realizzare biscotti saporiti, panettoni fragranti e perfino un tiramisù da leccarsi i baffi.
Sette alunni dell’istituto comprensivo salernitano Calcedonia hanno potuto partecipare al laboratorio di pasticceria fortemente voluto dalla CNA di Salerno del presidente Lucio Ronca nell’ambito del progetto “Panthakù. Educare dappertutto”, sostenuto dall’Impresa Sociale Con i Bambini. E lo hanno fatto con passione, impegno e tanta professionalità.
“Per me è stata un’esperienza bellissima e anche molto formativa – racconta Lucia – Ho sempre letto grande entusiasmo negli occhi dei ragazzi che hanno seguito con attenzione le nostre lezioni”. Le difficoltà non sono mancate, perché non è semplice ricreare un laboratorio di pasticceria tra i banchi scolastici, senza forni, frigoriferi e frullatori, “ma alla fine con un pizzico di inventiva ci siamo riusciti”.
Anche perché, in soccorso dei laboratori è arrivata la tecnologia. Lucia ha infatti avuto l’idea di aprire un gruppo WhatsApp, di modo che, una volta a casa, i ragazzi, con l’aiuto delle rispettive famiglie, potessero continuare a cimentarsi con i fornelli, sperimentando la creazione di dolci squisiti, seguiti passo passo, attraverso la necessaria documentazione fotografica, dalle due esperte. Se i bambini hanno imparato i segreti dell’arte dolciaria, riuscendo ad acquisire le competenze minime per preparare una merenda gustosa e salutare, mamma e figlia da loro hanno imparato la semplicità, la freschezza e la gioia di chi si ritrova protagonista di un laboratorio goloso che, perché no, potrebbe diventare domani una scelta di vita professionale.
“Quello che mi ha colpito è stata la loro curiosità e il loro livello di attenzione sempre molto alto – sottolinea Lucia – Il tiramisù, ad esempio, non era uno dei dolci a cui avevamo pensato, ma ce lo hanno chiesto con tanta insistenza che non abbiamo potuto fare a meno di andare al supermercato a comprare tutti gli ingredienti per realizzarlo e gustarlo insieme”.
Una dolce festa, al cui interno non è mancato un momento di riflessione sulle regole della corretta alimentazione e su come orientarsi nella difficile scelta delle tante ricette da realizzare. Il segreto della riuscita? Prestare attenzione, utilizzare sempre materie prime di altissima qualità, rispettare i tempi di cottura e le proporzioni. Perché l’arte dolciaria, proprio come la vita, richiede molto equilibrio.
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