Gioia e integrazione per la Giornata dello sport di Panthaku’.com all’IC Calcedonia di Salerno

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Gli operatori di Rari Nantes Nuoto Salerno e CSI Salerno hanno coinvolto gli alunni in giochi e attività sportive nell’ambito del progetto Panthaku’.com

Gioia, condivisione, integrazione: sono state queste le coordinate che hanno caratterizzato la Giornata dello sport il 15 dicembre 2023 presso l’IC Calcedonia, nell’ambito di Panthaku’.com, il progetto con capofila Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

Gli operatori della Rari Nantes e del Csi, partner dell’iniziativa, hanno incontrato più di un centinaio di bambine e bambini delle materne e delle elementari che, suddivisi in gruppi, hanno potuto cimentarsi con attività sportive e giochi, finalizzati a stimolare la loro capacità di fare gruppo e l’inclusione.

“E’ stata una mattinata bellissima ed intensa – racconta Gabriella Ronsini della Rari Nantes – La cosa che mi ha fatto più piacere è che si è riusciti a trovare un giusto equilibrio tra l’aspetto prettamente sportivo e quello ludico, nel segno di una integrazione importante che ha coinvolto anche diversi studenti che sono portatori di handicap”.

Dal sitting volley giocato con una grande palla gonfiabile natalizia al tiro alla fune, fino ai giochi di abilità con cerchi e birilli, tutti hanno potuto fare il loro percorso partendo da cinque postazioni differenti. “Molti bambini ci conoscevano già perché avevano seguito i nostri campi estivi o comunque erano stati protagonisti di altri progetti – continua Ronsini – e sono stati felicissimi di rivederci nel loro istituto. Molti non volevano più tornare in classe a fare lezione e sarebbero rimasti lì con noi a oltranza”.

Felicità è anche la parola che ricorre con maggiore frequenza nella testimonianza di Teresa Falco del Csi: “L’organizzazione, soprattutto per merito della scuola, è stata perfetta – dice – bambine e bambini hanno dimostrato di essere molto educati e rispettosi delle regole. Inizialmente, non lo nascondo, avevo qualche timore, perché c’era anche una platea composta da partecipanti molto molto piccoli. Invece tutto è andato nel migliore dei modi. Loro erano contentissimi e la felicità brillava nei loro occhi”.

Panthaku’.com è dunque riuscito nel suo intento, quello di stimolare la comunità di quartiere a generare valore e capitale sociale, attraverso la co-progettazione di attività e servizi realizzati spontaneamente, con un approccio partecipato e intergenerazionale, affinché il dialogo e la partecipazione siano sempre più vivi.

Tutto ruota infatti attorno al concetto allargato di “educare”, inteso come azione svolta non solo dalla famiglia e dalla scuola, ma anche da tutti quegli attori che ruotano attorno ai bambini e ai ragazzi. Una responsabilità collettiva da svolgere in maniera coordinata: ad essere al centro del progetto, quindi, non sono tanto gli interventi rivolti direttamente ai minorenni, quanto i processi di attivazione e strutturazione delle relazioni tra i componenti della comunità.

Come ricordava Nelson Mandela, l’educazione è l’arma più potente che abbiamo per cambiare le cose e il mondo. E quando si parla di educazione non si parla solo di gentilezza, ma di capacità di allargare la propria mente e il proprio spirito all’altro ed ai suoi bisogni, per costruire insieme un tessuto sociale migliore, anche partendo da una passione condivisa, come può essere quella per il gioco o per lo sport.

 

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