Al via Opportunit@’, la comunità educante pensata da Mediterranea

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Cominciano le attività nel Salento anche per la comunità educante di Mediterranea che, nelle aree del basso Salento intende promuovere percorsi di riflessione e formazione coinvolgendo i giovani, anche attraverso l’utilizzo di una web tv.

Di seguito l’intervista ad Anna Maria Caputo, responsabile di Mediterranea.

In Puglia il fenomeno della dispersione o dell’abbandono scolastico, che nel 2021 si è attestato al 17,6%, come ha rilevato Openpolis, rappresenta una vera e propria minaccia per il futuro di bambini e ragazzi. Con Opportunit@’, Mediterranea vuole fornire un primo strumento di aiuto, un supporto per cercare di invertire la rotta.

Il progetto intende sviluppare una comunità educante dinamica e inclusiva che affronti, con un approccio integrato, le cause profonde  delle problematiche giovanili in un territorio periferico e con poche opportunità come il nostro. Offrire opportunità di riscatto è l’obiettivo prioritario che ci poniamo mettendo al centro di un sistema complesso i giovani. In questo modo si  inverte la tendenza e, in un processo di bottom up, si accolgono le istanze dal basso. Sono proprio i giovani a diventare fautori del  cambiamento coinvolgendo la comunità educante e parlando ai loro pari età attraverso uno strumento al passo con i tempi come la web tv  TeleOpportunit@’. Creare la comunità educante è anche un modo, a nostro avviso, estremamente efficace per affrontare la dispersione scolastica con strategie chiave ideate ai tavoli che coinvolgono l’intera collettività e raccolte nei patti educativi, uno degli ambiziosi output di progetto.

Con quali attività s’intende creare la comunità educante?

L’intero progetto verte sul coinvolgimento esponenziale della comunità educante allargata a giovani, famiglie, istituzioni, terzo settore, addetti ai lavori, enti pubblici e privati e stakeholder. Al centro del processo i giovani, gli studenti, a partire dai primi dieci selezionati presso il l’istituto d’istruzione superiore Amerigo Vespucci di Gallipoli, a cui se ne potranno aggiungere altri provenienti da diverse scuole. Si formano per diventare Sentinelle del cambiamento, destinatari e artefici, promotori e protagonisti delle azioni di progetto. Come mezzo propagatore si utilizza uno strumento accattivante per le nuove generazioni come la web tv in cui si origina una comunità virtuale a supporto di quella reale. Gli altri strumenti utilizzati per creare la comunità educante sono i tavoli di discussione tematici tenuti con l’Ambito sociale di Gallipoli (partner del progetto, ndr), i focus group gestiti presso il laboratorio urbano della città ionica dai partner Emys e GEA.
I tavoli di co-progettazione si terranno invece presso la sede di Mediterranea, ad Alezio. Tutti strumenti di compartecipazione finalizzati a individuare, discutere e risolvere problematiche giovanili, ripresi e pubblicati in diretta o in differita sulla web tv nel tentativo di ampliare la partecipazione coinvolgendo un numero sempre più vasto di soggetti.

Le attività si svolgono in tutti i Comuni dell’Ambito Sociale di Zona di Gallipoli. Quali sono le aspettative?

Il progetto riguarda tutti i Comuni facenti parte dell’Ambito, i presìdi fisici stabili in cui si svolgono le principali attività sono quelli indicati nella risposta precedente. A questo si aggiunge il Comprensivo Statale Italo Calvino di Alliste-Melissano che ha voluto aderire all’iniziativa. Attraverso l’Ambito saranno coinvolti i Servizi Sociali di ogni Comune aderente e, su richiesta, alcune attività potranno essere spostate presso le loro sedi. Aver focalizzato buona parte delle attività su Gallipoli è una scelta strategica in quanto qui risiedono buona parte delle scuole frequentate dai giovani e qui gli stessi si recano prevalentemente nel tempo libero, ne deriva che la città è raggiungibile facilmente con l’utilizzo di mezzi pubblici.
La diffusione è però prevista oltre l’Ambito anche tramite la web tv per la quale si potrà esplorare pratiche più o meno lontane che, se funzionali, potranno essere efficacemente trasferite. Non poniamo dunque confini, i ragazzi dovranno comunicare con i pari età di ogni dove e, grazie alla formazione che riceveranno curata dai partner Racale CAM, GEA, Emys e Macaria,  potenzieranno le loro capacità di interazione con tutte le parti in causa per innescare relazioni virtuose, trasmettere messaggi positivi e costruire opportunità. Questo è decisamente quello che ci auspichiamo!

Anna Maria Caputo, Mediterranea

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