Assemblea a Palermo

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La seconda parte (qui il post sulla prima parte) della quarta ed ultima Assemblea del progetto OpenSpace si è svolta a Palermo, a 839 giorni dall’ultimo appuntamento in presenza che aveva visto insieme tutti i partner implementatori, nel novembre del 2019 a Bari.

Per questo motivo, tempi adeguati sono stati dedicati allo stare insieme e la giornata di lavoro si è incentrata sulla condivisione delle testimonianze dei cambiamenti vissuti dai partecipanti al progetto e dai territori coinvolti.

Abbiamo così conosciuto le storie di Maraja e di Giuseppe (nomi di fantasia), che hanno ripreso ad apprezzare la scuola, nonostante tutte le difficoltà incontrate, grazie alle attività del progetto; quelle di Alessio e Valentina, che, appassionati dai laboratori della palestra dell’innovazione digitale, affermano che ogni scuola dovrebbe averne una; quelle del gruppo di ragazzi/e che hanno partecipato all’innovation camp e si sono confrontati con la sfida di immaginare un’idea imprenditoriale nell’ambito della sostenibilità ambientale. Abbiamo ascoltato l’esecuzione di Matteo (nome di fantasia), studente reggino che andava “male a scuola”, ma stimolato dalla predisposizione del murales, ha fatto scoprire la sua maestria nel suono del tamburello. Diversi interventi hanno testimoniato il coinvolgimento dei genitori e delle associazioni del territorio. A conclusione dei lavori, ci siamo chiesti che cosa non dovrebbe mancare in un nuovo progetto che dia seguito ad OpenSpace, guardando così al futuro; sono emersi spunti interessanti, quali quello di estendere la rigenerazione oltre la scuola, agli spazi circostanti, quello di proseguire ancora più decisamente nell’impegno di rendere le scuole luoghi sempre aperti alla comunità o quello di prevedere nel progetto azioni solo abbozzate, la cui coprogettazione di dettaglio sia realizzata da docenti, genitori, ragazzi/e e rappresentanti di enti nel corso dell’implementazione.

All’assemblea hanno partecipato rappresentanti di (quasi) tutti i partner implementori, dirigenti o docenti di (quasi) tutte le città coinvolte, le focal point del progetto e una rappresentanza dei/le giovani del centro di formazione professionale Euroform di Palermo, che partecipa al progetto.

L’assemblea si è svolta in parte presso l’IC Sperone Pertini, in parte presso la SSIG Borgese – XXVII maggio, poste ai due lati opposti della città, il quartiere Sperone Brancaccio l’una, il quartiere Pallavicino l’altra. Nel quartiere Sperone Brancaccio i partecipanti sono stati portati a conoscere il luogo dove sorgeva un edificio destinato ad asilo nido, mai utilizzato, deterioratosi sino ad essere irrecuperabile e che con il tempo si era trasformato in ricettacolo di micro-criminalità; la mobilitazione della comunità, capitanata dalla scuola, ha fatto abbattere la struttura e promosso la nascita di un nuovo asilo nido, progettato grazie al coinvolgimento dell’Ordine degli Architetti locali, ma non ancora realizzato; nei dintorni, nel frattempo, sono stati da poco inaugurati alcuni bellissimi murales. Presso la SSIG Borgese – XXVII maggio, scuola polo del progetto, è stato invece possibile ammirare i lavori quasi conclusi della riqualificazione del cortile (nella foto), realizzati nel quadro del progetto OpenSpace.

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