Visita ai murales di Milano

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Ad aprile i ragazzi delle classi seconde e terze del progetto “Open Space”, insieme alle educatrici de L’Albero della Vita, alle guide dell’associazione “Milano città al bacio” e a due volontari di Generali, sono andati in giro per Milano alla scoperta dei numerosi murales che riempiono i muri e i palazzi della città.

I ragazzi hanno scoperto un vero e proprio museo a cielo aperto, una Milano ricca di disegni e immagini colorate, tridimensionali e simboliche realizzate da street-artist anche di fama internazionale. Tra i murales visitati ci sono il murale del Giardino delle Culture a piazza del Suffragio, i murales di piazza Cardinal Ferrari, quelli di casa Merini e delle colonne di San Lorenzo.

La Design Week è stata un momento perfetto per visitare l’Università statale, dove è stata allestita la mostra “Human spaces”: numerose istallazioni hanno affascinato i ragazzi, che sono rimasti colpiti soprattutto dalla scritta HELP composta da migliaia di tappi di plastica, nell’ambito del progetto “Help the Planet, help the humans”.

Per decifrare la scritta i ragazzi sono saliti su una struttura di legno composta da passaggi labirintici, scale e aperture, hanno scattato numerose foto e si sono interrogati sul forte messaggio lanciato dalla scritta.

Passeggiare nell’atrio dell’Università li ha proiettati nella dimensione di un loro futuro possibile, li ha portati a fantasticare sul percorso di studio da intraprendere in una “scuola così grande”. Usciti dalla statale, le volontarie di “Milano città al bacio” hanno fatto riflettere i ragazzi sulla differenza tra murales, graffiti e “atti vandalici”.

Abbiamo chiesto ai ragazzi di raccontarci le loro impressioni a caldo sulla giornata e di specificare cosa li aveva colpiti maggiormente; riportiamo di seguito le parole di due ragazzi:

Mi è piaciuto molto il percorso alla scoperta dei murales, in particolare quello dell’artista Millo. Ho provato una sensazione di felicità nel vedere questi disegni colorati, mi è piaciuto molto fare questa gita e ne farei volentieri un’altra. Il murales di Millo mi è piaciuto molto perché rappresenta l’amore: si tratta di un unico disegno fatto su due palazzi vicini. Sullo sfondo del disegno si vede una città caotica, con macchine, palazzi e strade, che passa però in secondo piano perché in primo piano si vedono due bambini giganti, uno su un palazzo e una sull’altro. Guardando attentamente, si capisce che il bambino sta cercando l’amore con un grande ramo, una specie di calamita, mentre sul palazzo accanto la bambina afferra un grande cuore rosso”.

Ho provato delle belle emozioni perché ho visto tantissimi disegni colorati e a me piacciono molto i disegni. Mi è piaciuto il fatto che c’erano i nomi degli autori, che si firmano con degli pseudonimi. Su un muro ho letto una frase che mi ha colpito molto: Dimenticami se vuoi, ma dimenticami lentamente“.

L’uscita è stata una occasione per far socializzare i partecipanti, che hanno conosciuto meglio i compagni delle altre classi, al di fuori del contesto più formale del doposcuola.

Arrivati a piazza Vetra, i ragazzi e le ragazze hanno avuto un momento di ristoro su un grande prato. Si sono seduti su alcune sedie di cartone con la pubblicità del progetto “Facciamo piazza” della Design Week. Alcuni ragazzi hanno improvvisato una partita di calcio con due ragazzi del quartiere. Nonostante la pioggia, sono rimasti sul prato a scherzare e chiacchierare serenamente, stanchi della camminata ma contenti.

 

Le educatrici e gli alunni delle classi prime e seconde del progetto “Open Space”

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