Luigi che raccoglie la plastica in spiaggia in cerca di riscatto

Luigi ha 16 anni e ha rischiato di prendere una strada sbagliata. Oggi prova a lasciarsi tutto alle spalle anche attraverso piccoli gesti di volontariato, come pulire una spiaggia lontano da casa almeno 50 km. Una spiaggia che non conosce e che raramente si troverà a vivere da bagnante. Non è questo però che gli importa. Ha deciso di esserci, insieme ad alcuni altri minori  del progetto ‘Oltre l’Ombra’, promosso dall’associazione di volontariato penitenziario “Noi&Voi”e finanziato dal bando Cambio Rotta dell’impresa sociale Con i bambini. Luigi ama la palestra, frequenta il quarto anno all’istituto tecnico e studia meccatronica. Nel tempo libero esce gli amici. Un ragazzo comune che dopo aver sbagliato vorrebbe tornare a vivere la vita di sempre. “Penso che qualcosa del genere (il volontariato, ndr) possa tornarmi utile – dice – sto raggiungendo delle nuove consapevolezze”. Poi si chiude nel silenzio. “Parla poco – spiega papà Franco, che lo ha accompagnato – le parole bisogna tirargliele con le pinze. Questa è la difficoltà tra di noi”.  Intanto raccoglie pannolini e bicchieri di plastica, cicche di sigaretta e avanzi di cibo. Come lui anche gli altri. Un servizio svolto in un pomeriggio in cui il sole concede una breve tregua e ci scappa un sorriso.

Mariagrazia Marangi, assistente sociale dell’equipe di ‘Oltre l’Ombra’, segue tutto dalla giusta distanza.”Luigi ha partecipato alla prima udienza che lo riguarda in cui si è discusso della sua possibile messa alla prova. Nei fatti – racconta-non non ha ancora una data di udienza dove ci sarà la sua vera e propria ammissione alla messa alla prova ma nonostante questo è stato già inserito nelle attività del progetto ‘Oltre l’ombra’ e, chiamato a partecipare a questa iniziativa di cittadinanza attiva. Lui non si è tirato indietro e da Maruggio ha raggiunto una spiaggia, di Taranto, in zona San Vito. Una cinquantina di chilometri fatti insieme al papà Franco che lo ha accompagnato e gli sta vicino, perché anche  la famiglia nelle nostre attività è volutamente resa partecipe”.