I nonni fantastici di Sesto San Giovanni

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immagine tratta dal video di animazione “nonni a distanza” di Alessandra Fraccon

Sono oltre 55 le famiglie fragili e dalle vite complicate, con bambini molto piccoli che sono state “adottate” a Sesto da un gruppo affiatato di nonni e nonne “di comunità”. Una decina di volontari Auser che da circa tre anni seguono in modo continuativo chi fa fatica ad andare avanti. Il tutto grazie al progetto che ha fatto incontrare generazioni diverse, supportate da un’equipe di partner qualificati come Cooperativa Lotta contro l’Emarginazione, La Grande Casa, Fondazione Asilo Mariuccia, Comune e, per la formazione l’ Università di Milano Bicocca.  

“E’ stata una esperienza molto coinvolgente – racconta Sonia Bello coordinatrice del progetto nel territorio sestese – siamo riusciti a creare una squadra molto affiatata e i nonni hanno dato un contributo incredibile. Di idee, energia,  suggerimenti, sempre entusiasti, motivati, attenti. Sono stati nonni fantastici. Una delle soddisfazioni più grandi – prosegue Sonia – è stata quella di essere riusciti tutti insieme a intercettare e far emergere il “disagio grigio”, quello nascosto, sotto traccia, e dare ai bisogni di tante famiglie in affanno risposte concrete”.
Il Covid non ha fermato il progetto neanche un giorno,  in piena emergenza sanitaria sono subito partiti i gruppi Whatsapp con le mamme, i nonni, le operatrici.  Le famiglie prive di connessione e strumenti digitali sono state aiutate. Sono stati organizzati momenti di  festa condivisa,  piccoli video di giochi e storie, i nonni di comunità di Sesto non si sono risparmiati nel tenere un filo teso con i loro bambini.
Giochi e laboratori al giardino di via Tonale, una mappa virtuale per visitare Sesto a partire dai ricordi dei nonni, merende insieme alle famiglie, spettacoli, i nonni di comunità in questi tre anni  hanno condiviso il proprio tempo, mettendosi al servizio delle famiglie, leggendo una storia, giocando con i barattoli di latta e il tiro al bersaglio, accompagnando i piccoli a scuola o in piscina quando i genitori non potevano. E tantissimo altro ancora.
“Questo progetto -ci racconta ancora Sonia-  è entrato nelle vene di Sesto e lascerà un segno. Ora che si avvia alla conclusione, stiamo già pensando a come farlo continuare. Intanto portiamo a casa un bagaglio prezioso di esperienze e relazioni. Rapporti umani belli, leggeri, importanti, che passano dalle storie dei bambini e delle loro famiglie e che si intrecciano con le vite dei nonni e di tutti noi”. 

Delle 55 famiglie coinvolte, 45 sono in difficoltà economica con Isee inferiore a 12mila euro: 10 con entrambi i coniugi lavoratori full time, 21 monoparentali, 35 provenienti da un percorso migratorio, 27 segnalate dai servizi sociali.
il progetto “I nonni come fattore di potenziamento della comunità  educante a sostegno delle fragilità  genitoriali” è stato promosso da Auser Lombardia e realizzato nell’ambito del bando per la prima infanzia affidato per la gestione da Fondazione con il Sud all’Impresa Sociale Con i bambini.

L’immagine di copertina è tratta dal video di animazione “nonni a distanza” realizzato da Alessandra Fraccon

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