Nodi da sciogliere per crescere. Lavorare insieme per il benessere di bambini e genitori

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In questi anni il progetto NEST si è intersecato con molteplici servizi e enti che si occupano di minori 0 – 6 anni e i loro genitori. Il contatto diretto con gli operatori, assistenti sociali, educatori e altre figure professionali ha permesso di interagire in modo fluido per costruire reti di supporto intorno alle famiglie.

Sono stati organizzati incontri di rete in modo da facilitare l’invio e la conoscenza delle situazioni più fragili, come con le comunità mamma – bambino, i centri di prima accoglienza, gli SPRAR o i servizi sociali.

Condividere una linea comune tra operatori ha facilitato sia le famiglie nel riconoscere un ruolo chiaro in ogni figura, sia i servizi nell’individuare un percorso comune da percorrere in modo sinergico.

Ognuno si è inserito con le proprie competenze in ambiti differenti ma andando ad incidere sul benessere dei nuclei con una visione più ampia. Soprattutto in situazioni in cui le difficoltà riportate oltre ad essere educative erano sociali, abitative ed economiche sono stati orientati ad altri servizi con i quali si sono mantenute relazioni costanti per gli interi percorsi.

Durante la pandemia, in cui i bisogni si sono diffusi maggiormente, gli interventi sono stati condivisi anche in modalità a distanza attraverso videochiamate con altri professionisti e con i genitori. Questo ha permesso di non sospendere le relazioni e intervenire anche su altre difficoltà emerse durante l’emergenza sanitaria.

Mitades negli anni ha creato una buona rete di contatti e di professionisti con cui lavora sul territorio, tante figure hanno impattato positivamente sulle azioni del progetto partecipando attivamente anche agli incontri con i genitori, come pediatri, nutrizionisti, ginecologi, psicologi ecc…

Avere un’equipe multidisciplinare all’interno dell’organizzazione ha permesso di avere sguardi diversi per interventi mirati. Il confronto con la neuropsicomotricista su specifici casi e la sua osservazione in presenza ha permesso di intervenire in modo precoce per orientare le famiglie ai servizi di neuropsichiatria infantile adeguati per essere supportati concretamente per il benessere e la crescita dei minori.

Per le operatrici dell’Hub NEST, questo percorso ha portato ad una crescita professionale e personale, la condivisione di saperi differenti con la possibilità di confrontarsi con altri colleghi o operatori di altri servizi.

Alcune questioni apprese nel tempo potrebbero apparire distanti quando si tratta di povertà educativa ma non è così: il legame è forte, piccoli e grandi nodi che sciolti insieme, quotidianamente, possono fare la differenza.

 

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