Il sistema NEST. L’esperienza dell’hub di Bari

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A pochi mesi dalla chiusura del progetto Nest, è doveroso porsi degli interrogativi e fare un bilancio di ciò che, durante questi tre anni di lavoro, l’hub lascerà in eredità alla comunità del quartiere Libertà e, più in generale, al territorio barese.

La fitta rete di relazioni con il pubblico e il privato sociale con cui Nest si è interfacciata in questi tre anni, implementandola, integrandola e rafforzandola, non si esaurirà con la chiusura di Nest, bensì diventerà la base per nuove sperimentazioni e scambi di buone prassi. Fare rete, intesa come strategia di lavoro comune tra organizzazioni e professionalità diverse e specifiche, volta a “unire le forze” per conseguire obiettivi che, singolarmente, ognuna di quelle organizzazioni non sarebbe in grado di raggiungere, ha consentito a Nest e ai diversi servizi presenti sul territorio di attivare prese in carico integrate, funzionali ed efficaci, che non sarebbe stato possibile attivare con un lavoro solitario e autocentrato.

La rete che si è creata e che negli anni continuerà a crescere e a rafforzarsi, proseguirà a progettare per il sociale, perché solo facendo sistema e intrattenendo relazioni comunicative, di collaborazione e di cooperazione, si potranno raggiungere più massimamente gli obiettivi, nel breve, medio e lungo termine.

La rete costruita con Nest continuerà a rappresentare un luogo di incontro per soddisfare e rispondere alle necessità sociali e famigliari della comunità. La rete, fatta di persone prima ancora che di professionisti, collaborerà per nuovi progetti futuri, procedendo su quel terreno fertile di relazioni che si sono create in questi anni e che, nei prossimi, continueranno ad evolversi e ad allargarsi.

Ogni progettualità che si avvia, prende spunto e parte da ciò che si è costruito prima. Nest è un progetto sperimentale ricco di risultati e di ricadute sulla comunità, di creazione di legami e di reti, di avvio di servizi e di diffusione di buone prassi.

Alla nostalgia della sua chiusura, si risponderà col ricordo di ciò che si è lasciato affettivamente e praticamente alla società e con la responsabilità di continuare a lavorare, accrescendo quella eredità e mettendola sempre al servizio dei più fragili.

L’obiettivo è e rimarrà co-costruire una rete territoriale che sostenga e supporti i nuclei in difficoltà contrastando e rimuovendo le cause generatrici della povertà economica ed educativa in cui queste famiglie versano, mettendo a sistema le risorse e le specificità di ciascuno e creando “connessioni” che spezzino l’isolamento. Fino ad oggi la rete ha consentito la condivisione della presa in carico integrata dei nuclei propria di Nest, il monitoraggio dei suoi benefici e la replica delle buone pratiche educative sviluppate.

E poiché “tutto si trasforma”, la speranza e l’auspicio è che Nest possa essere un servizio replicabile, in altri quartieri, in altri comuni, in altri territori, come servizio di qualità per la collettività.

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