Quando il desiderio di cambiamento si trasforma in azione

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Ogni giorno i bambini che frequentano la scuola dove è collocato l’hub napoletano di Nest percorrono, mano nella mano con i genitori, una stradina stretta e sporca dove sfrecciano macchine e motorini, spesso incuranti del fatto che a ogni ora del giorno da lì passino anche bambini piccoli, mamme con passeggini, ragazzini. L’hub Nest di Napoli si trova a poche centinaia di metri dal centro città ma l’aria che si respira e la cura degli spazi esterni sono tutt’altro che simili all’attenzione che si ha nei luoghi turistici e affollati del centro storico. È come se un posto che frequentano i bambini non meritasse lo stesso trattamento, la stessa cura che si riserva a uno frequentato da turisti.

Le mamme che quotidianamente affollano le stanze di Nest ripetono di sentirsi abbandonate e arrabbiate, di non sapere a chi rivolgersi affinché venga fatto qualcosa. Per questo hanno deciso di prendere in mano la situazione e di darsi da fare. I genitori che frequentano i gruppi di sostegno alla genitorialità hanno deciso di fare qualcosa in più che lamentarsi e denunciare la scarsa sicurezza, l’incuria e l’insalubrità dei luoghi. Si sono rimboccati le maniche e si sono attivati in prima persona per iniziare a cambiare la situazione. Così, nelle ultime settimane, hanno incontrato i volontari di alcune associazioni esperte di azioni di riqualificazione urbana per capire come poter contribuire al miglioramento del territorio, costituendo un vero e proprio movimento informale che si sta impegnando per mettere a punto un manifesto sul quale scrivere nero su bianco obiettivi, finalità e azioni per riqualificare la zona a partire dai desideri dei bambini. Ogni genitore ha chiesto al proprio bambino di impegnarsi in un disegno con una consegna semplice: disegna quello che vedi e quello che vorresti ci fosse. I piccoli, come al solito, li hanno presi sul serio e si stanno dando da fare, coinvolgendo anche altri compagni di classe e le insegnanti delle scuole della zona. Per la riqualificazione si è deciso di cominciare proprio da Nest: puliremo il cortile antistante, cercheremo di abbellirlo con panchine e fioriere e ogni genitore, a turno, si impegnerà per controllare che l’area sia manutenuta al meglio e che nessuno si permetta di rovinare il frutto del loro impegno e della loro fatica. Durante uno degli ultimi gruppi di parola E., mamma di tre bambini di 12, 8 e 4 anni e “rappresentante” dei genitori che fanno parte di questo movimento, ha dichiarato: “le cose possono cambiare solo con il nostro esempio”. Gli operatori dell’hub Nest saranno al fianco di queste mamme e di questi papà per costruire insieme a loro una scuola e un quartiere a misura di bambino.

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