Ripariamoci da un freddo inverno in una calda Casetta.
di Comunicazione NEST
“ …Una prova della correttezza
del nostro agire educativo
è la felicità del bambino…”
cit. di Maria Montessori
Nel quartiere romano di Tor Sapienza, a partire da una casetta un pò speciale, qualcosa dallo scorso 21 Giugno 2018 è cambiato.
Un nuovo vento, dal profumo di cura ed educazione, chiamato Nest, ravviva uno spazio con attività per tutta la famiglia, trasformando un luogo sicuro per bambini e bambine in un luogo accogliente per gli interi nuclei famigliari della zona.
In questa casetta grigia e blu, adiacente al parco della zona, Nest ha permesso di amplificare le proposte educative del territorio rivolte ad adulti e bambini.
L’arrivo di Nest nella “Casetta”, già gestita della cooperativa sociale Antropos, ha fatto si che lo spazio, già accurato e destinato al gioco per l’infanzia, si arricchisse di attività, laboratori, incontri di approfondimento per adulti e bambini , eventi speciali a misura di famiglia, attività a sostegno e supporto della genitorialità, sportelli e consulenze per i genitori, percorsi sulla narrazione, la lettura e la musica, un servizio educativo di custodia e cura (SEC) per bimbi e bimbe dai 12 ai 36 mesi, momenti di incontro, scambio, aggregazione tra famiglie.
Il quartiere ha risposto con grande entusiasmo e partecipazione a questo cambiamento, famiglie e servizi di zona si sono interessati alle nuove proposte.
Tante le famiglie che arrivate a Nest con uno specifico interesse si sono lasciate coinvolgere dalle attività di progetto. E’ interessante il meccanismo di passa parola che si è creato nel territorio a cura sia della famiglie partecipanti al progetto che di quelle già in contatto con la casetta e che ne hanno vissuto il recente cambiamento.
Mamme e famiglie attive e attente ai bisogni del quartiere sono diventate promotrici, verso l’esterno, delle attività dell’hub, creando anche internamente un clima di partecipazione, propositività ed interesse che ha permesso di aumentare e diversificare le attività della casetta già in pochi mesi.
Grazie alla creazione di questo clima partecipativo, i momenti di apertura alle diverse comunità presenti territorio sono aumentati. Col tempo e dopo i successi riscontarti nella passeggiata in onore dell’autunno e il pranzo di Natale, si è stabilito un momento di condivisione e convivialità mensile, in cui raccontarsi e conoscersi portando ognuno la ricchezza della propria cultura.
I nuclei coinvolti, davvero eterogenei, sono composti da mamme fin dalla gravidanza, minori di tutte le età, genitori giovanissimi, genitori più maturi e consapevoli, tante culture e origini differenti che permettono, ogni giorno di più, a tutte e tutti di arricchirsi grazie a quel bellissimo processo chiamato contaminazione.
In questi mesi il progetto ha raggiunto oltre le 150 persone, tra queste più di 70 minori, per un totale di più di 60 nuclei familiari.
Anche la rete territoriale è cresciuta di pari passo al progetto e, ad oggi, vede tra gli anelli più stretti almeno 8 realtà pubbliche e 10 realtà del privato sociale collaborare quotidianamente e sinergicamente al benessere delle famiglie del territorio.
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