Operatori di strada per i giovani
di C.RE.A. Società Cooperativa Sociale
I giovani si incontrano in gruppo a passeggio nella via principale e in alcune zone del centro. Poi c’è la sosta nei bar, ai giardinetti, con dinamiche a volte negative. Da febbraio di quest’anno due operatori di strada sono in giro nel centro storico, tre pomeriggi a settimana, per tentare di intercettarli nei loro luoghi abituali di ritrovo.
Stabilire un contatto, prevenire i comportamenti devianti, incontrando i giovani anche sulle strade sbagliate che possono iniziare a percorrere. Un’iniziativa resa possibile dal progetto Manchi solo tu della cooperativa sociale Crea.
Siamo a Camaiore, piccola città di antiche origini, costellata di frazioni che vanno dal mare ai monti.
Per conoscersi ed instaurare un rapporto di fiducia possono volerci mesi, ma di certo le problematiche del territorio sono note e sono state inquadrate nel lavoro preparatorio di analisi. Si parla di povertà educativa, tramandata talvolta di generazione in generazione, frutto di un tasso culturale generale medio-basso. Situazioni che a volte possono sfociare in atti di vandalismo, abuso di alcol e consumo di stupefacenti.
Grazie al lavoro svolto dagli operatori di strada nei mesi scorsi, si è già formato un gruppo di adolescenti. Una decina di questi si sono lasciati ingaggiare per un torneo di calcetto all’oratorio, in programma il 7 agosto: la prima Coppa il più e il meglio del progetto Manchi solo tu.
Operatori di strada per i giovani
Il contesto ce lo racconta chi da vent’anni lavora in città, come educatore per i bambini e gli adolescenti. “Abbiamo notato – spiega Luca Manfredini, coordinatore per la cooperativa sociale Crea dei servizi ai minori – che il disagio inteso come solitudine, bullismo, vandalismo, uso precoce di sostanze, affettività e sessualità distorte, si è diffuso ed è diventato trasversale, mentre prima era relegato nelle situazioni disagiate, dove ci sono problemi economici e/o una minore presenza dei genitori”.
La società è cambiata, insieme alla composizione delle famiglie e, non ultima, la crisi economica ha colpito duramente. “Per alcuni è diventato difficile organizzare un’uscita in pizzeria o una gita – racconta Manfredini – perché i genitori non hanno abbastanza soldi. A fronte di tutto questo ci siamo chiesti come individuare nuovi percorsi che rinforzino la nostra azione rispetto alle problematiche giovanili”.
E così un’importante novità si è aggiunta ai servizi già presenti. “Il lavoro educativo di strada serve a prendere contatto coi gruppi stanziali di giovani e le loro capacità, soggettività, energie, che possono essere aiutate ad emergere in modo positivo – continua Manfredini – così come un graffito può abbellire un muro invece che deturpare un monumento”.
I centri di aggregazione e il Tavolo delle politiche giovanili
I due operatori di strada, un maschio e una femmina, delle cooperative Compass e Crea, sono sostenuti dal coordinamento del centro di aggregazione Kamaleonti. I centri di aggregazione giovanile a Camaiore sono una realtà consolidata. Gli adolescenti dagli 11 ai 18 anni hanno come punto di riferimento il centro Kamaleonti, nato nel 2001. E quest’anno si celebra il ventennale del Centro Infanzia Adolescenza Famiglia CeccoRivolta, per bambini dai 4 ai 12 anni.
Proprio il successo del Cecco spinse la cooperativa Crea e l’amministrazione comunale dell’epoca, ad aprire uno spazio specifico per l’età adolescenziale. Oggi si contano circa 25 kamaleonti attivi e sono alcune centinaia i ragazzi e le ragazze che hanno vissuto quest’esperienza che è diventata maggiorenne insieme a loro proprio quest’anno.
Una caratteristica importante delle esperienze educative del territorio camaiorese è il collegamento fra di loro e la condivisione di obiettivi e metodologie. È dall’inizio degli anni Duemila che, se pur a fasi alterne, esiste il Tavolo delle politiche giovanili, al quale partecipano le agenzie educative della città, il servizio sociale e di educativa territoriale comunali, le parrocchie, le associazioni, le forze dell’ordine.
Il Tavolo si riunisce regolarmente, mette in sinergia le risorse, analizza la situazione e i problemi, esamina gli interventi, elabora proposte. Anche il progetto sugli educatori di strada è stato presentato al Tavolo, insieme ad un questionario volto ad approfondire la conoscenza e la mappatura dei luoghi di ritrovo dei giovani e delle opportunità che possono trovare.
“Tramite questo dialogo con gli attori significativi del territorio – spiega Andrea Peruzzi, responsabile di Manchi solo tu – sono state avviate alcune collaborazioni per l’utilizzo, in particolare, del complesso sportivo comunale che ospita la piscina e il palazzetto dello sport”.
Il progetto Manchi solo tu nelle scuole del territorio
Oltre all’educativa di strada nel centro storico, sono iniziati a febbraio del 2019 i laboratori negli istituti scolastici. Nella scuola secondaria di primo grado Rosso di San Secondo di Capezzano Pianore, è stato proposto un laboratorio su emozioni e interiorità con tre classi, per un totale di 57 alunni. Con esercizi di rilassamento e di respirazione si punta alla riattivazione corporea dei ragazzi, per convogliare poi la loro energia nell’improvvisazione musicale con il drum circle.
La scuola secondaria di primo grado Michele Rosi di Lido di Camaiore ha evidenziato il bisogno di sostenere l’inserimento scolastico di alcuni minori stranieri e perciò è stato progettato un laboratorio intensivo di lingua italiana.
Gli interventi nelle scuole sono una delle attività storiche della cooperativa Crea. Esiste da anni anche un doposcuola classico, il Punto studio, per i ragazzi della scuola secondaria di primo grado Pistelli dell’Istituto comprensivo 1 di Camaiore.
Non manca l’opera di prevenzione con gli studenti appena usciti dalla scuola primaria: per tre pomeriggi a settimana, dodici alunni della classe prima e dodici della seconda, possono colmare per tempo le proprie lacune sul metodo di studio.
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