Educare all’interiorità: la materia che manca a scuola

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L'evento "L'arte nell'orto" dell'istituto comprensivo Camaiore 3 ha ospitato la mostra "Uno sguardo sull'amore" e il drum circle del laboratorio "Educare all'interiorità"

“Meditare mi ha insegnato a stare calma durante le verifiche scolastiche, con le percussioni e il ritmo abbiamo scaricato ansia e stress”. Sono i commenti entusiasti degli alunni che hanno sperimentato il laboratorio Educare all’interiorità, la materia che manca a scuola.

Un corso vero e proprio, in orario mattutino, per il benessere della mente e la crescita esistenziale dei giovani, di solito posta in secondo piano rispetto all’insegnamento delle materie curriculari.

Grazie a tecniche di rilassamento e visualizzazioni guidate, i ragazzi hanno imparato a porre la mente in uno stato di calma, utile a stimolare l’intelligenza emotiva e intrapersonale. E anche il gruppo ha apprezzato un miglioramento della comunicazione e delle relazioni socio-affettive all’interno della classe. 

Il laboratorio Educare all’interiorità è stato realizzato nella scuola secondaria di 1° Rosso San Secondo di Capezzano Pianore (Camaiore), nell’ambito del progetto Manchi solo tu di Crea cooperativa sociale.

Al corso di mattina si è aggiunto un laboratorio pomeridiano di percussioni. Creare musica tutti insieme, il ritmo che si armonizza e trascina: un’esperienza che molti studenti  non avevano mai provato prima e che li ha sorpresi per la sua capacità terapeutica.

Ad accompagnare i 57 alunni, due educatori della cooperativa sociale Compass, partner del progetto: Irene Conti e Antonio Lorenzini, ideatore del laboratorio. Hanno collaborato le insegnanti Letizia Azzarello, Vincenza Meli, Barbara Giusti e Cristina Sergi.

A conclusione del progetto è stata allestita una mostra collettiva dal titolo Riflessi d’amore nello specchio dell’anima con le opere dei ragazzi. Una serie di disegni di grandi occhi con al loro interno un’immagine di ciò che l’amore rappresenta per loro. Sono emersi ritratti poetici dell’amore romantico e dell’amicizia – particolarmente sentita nella fascia di età della scuola media – ma anche dell’amore per la natura e per gli animali.

La mostra si è aperta con un drum circle (cerchio di percussioni) a cui hanno partecipato alunni e insegnanti in un momento di condivisione festoso e coinvolgente.

I benefici di un’educazione all’interiorità

L’ora di rilassamento è approdata sui banchi di scuola solo in alcuni istituti scolastici italiani ed esteri, con risultati sorprendenti sul piano della diminuzione del fenomeno dell’abbandono del corso di studi (drop out) e della riduzione dei disagi comportamentali.

Anche nella classe si sviluppano benessere e armonia, se diminuiscono i disagi emotivi dei singoli, quelli spesso etichettati come ADHC o disturbo oppositivo provocatorio.

“Nel corso dell’esperienza maturata – spiegano Irene Conti e Antonio Lorenzini – abbiamo osservato come la maggior parte di queste problematiche possono risolversi se diamo maggior spazio all’esperienza corporea, emotiva, simbolica, immaginativa dei nostri alunni e non soltanto a quella cognitiva”

“Parlare al profondo dei ragazzi e delle ragazze e non solo alla loro mente razionale. Il beneficio si propagherà anche ai destinatari indiretti del nostro percorso: insegnanti, famiglie, comunità, servizi sociali, che potranno godere dello sviluppo crescente di una giovane società più armoniosa, empatica e consapevole”.

I commenti degli alunni

Quando si facevano le meditazioni entravo in uno stato di rilassamento e quello di cui parlavano è come se fosse accanto a te, o fosse te stesso. Poi abbiamo fatto il corso pomeridiano in cui suonavamo e tutto lo stress che avevi lo scaricavi. Per me è stata un’esperienza unica e bellissima”.

Mi sono molto divertito con i miei insegnanti Antonio ed Irene e sono molto contento di quello che ho fatto con loro; grazie alle cose che abbiamo fatto ho imparato a conoscermi meglio”.

Secondo me un corso che sfoga come quello di questi mesi andrebbe fatto più volte alla settimana”.

Ho imparato che per essere felici non bisogna solo sorridere fuori ma bisogna anche essere felici dentro di noi”.

Mi sento meglio, più rilassata, e sono più sicura di me… Questa esperienza ti aiuta a levarti tutte le insicurezze, tutte le paure”.

Questo progetto mi ha insegnato a stare calma durante le verifiche, durante le prove difficili. Sono molto migliorata anche in piscina. Grazie agli insegnanti di averci spronato e insegnato. Grazie mille!”.

Foto di gruppo con gli educatori del laboratorio "Educare all'interiorità" alla scuola Rosso San Secondo di Capezzano Pianore (Camaiore)
Foto di gruppo con gli educatori Irene Conti e Antonio Lorenzini

È stata un’emozione bellissima, ho espresso la mia arte e ho buttato fuori le mie emozioni, ho imparato a essere calmo. È stato bello. Ho imparato ad esprimere le mie gioie…le mie emozioni…”.

Questi quattro mesi sono stati veramente belli e rilassanti…come una poesia”.

Sono state lezioni istruttive, sono cresciuto molto, ho imparato molte tecniche di rilassamento. Grazie agli insegnanti e alla professoressa che ci ha fatto fare questo corso!”.

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