Lost in Education al Consiglio Regionale della Sardegna

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Il 29 novembre gli studenti e le studentesse, protagonisti del progetto Lost in Education dell’UNICEF Italia, sono stati ospiti presso il Consiglio Regionale della Sardegna.

Il Consiglio regionale della Sardegna, insieme alla Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza regionale, Grazia Maria De Matteis, hanno organizzato, grazie all’adesione da parte del presidente Michele Pais e alla collaborazione tra i Comitati UNICEF locali (Sassari e Cagliari), una giornata durante la quale gli studenti e le studentesse dell’Istituto Comprensivo Su Planu di Selargius e dell’Istituto IIS Pellegrini di Sassari, hanno potuto visitare il palazzo del Consiglio e simulare una vera e propria seduta.

L’incontro è stato soprattutto un momento di ulteriore approfondimento rispetto ai temi dei diritti dei bambini e degli adolescenti, durante il quale i protagonisti di Lost in Education hanno potuto confrontarsi con le istituzioni presenti, portando diverse problematiche che incidono anche sulla loro frequenza a scuola. Tra gli argomenti maggiormente discussi, il problema dei trasporti urbani ed extraurbani.

Le attività del progetto sono riprese in seguito alla pausa estiva e una delle prime esigenze è stata quella di riprendere da dove ci eravamo lasciati. Insieme all’equipe di progetto, composta da insegnanti e volontari UNICEF, si è pensato di proporre ai ragazzi modalità di brainstorming interattive.

Sono state individuate e proposte agli studenti diverse attività. Per la Scuola di Su Planu si è lavorato attraverso tre grandi cartelloni, rappresentanti una valigia, un cestino ed una lavatrice.

Sui cartelloni sono stati inseriti i rappresentanti delle istituzioni presenti il 14 e il 15 maggio 2019, in occasione dell’evento di lancio del progetto in Sardegna.

La valigia rappresenta qualcosa/qualcuno che i ragazzi ritengono di voler tenere, perché ne hanno compreso l’importanza e l’utilità, oltre che l’attenzione verso i loro diritti. La lavatrice rappresenta un momento di riflessione e di necessità di maggior comprensione, mentre il cestino è stato utilizzato per segnalare qualcosa/qualcuno che in questo momento non è stato compreso o ritenuto utile dagli studenti e dalle studentesse.

Posti al centro i cartelloni, gli studenti muniti di post-it hanno valutato chi è rimasto maggiormente impresso chi non è stato particolarmente chiaro e chi si vorrebbe rincontrare per capire meglio qualcosa.

Ulteriore modalità di brainstorming, è stata realizzata attraverso l’utilizzo del programma Zeteeng.org, applicazione web gratuita, grazie alla quale è possibile rendere interattive attività didattiche e non solo, oltre a permettere di condividere contenuti e riflessioni.

Sono state elaborate una serie di domande ed è stato creato un quiz con i seguenti temi:

  • diritti dei bambini e degli adolescenti;
  • dispersione scolastica;
  • povertà educativa.

Diverse le domande proposte, sulle quali riflettere insieme e discutere.

In seguito al ripasso si è passati all’operatività. Per la scuola IIS Pellegrini di Sassari è stata coinvolta la cooperativa ECL di Sassari, una cooperativa che si occupa di agricoltura sociale. La scelta di coinvolgere la Cooperativa è nata dall’esigenza di trovare una sinergia tra i due corsi di studio coinvolti nel progetto, ossia IPIA e ITA, rispettivamente Industria – Artigianato e Agricoltura. Attraverso l’utilizzo del drone e dei programmi necessari per la definizione del volo, insieme agli studenti e alle studentesse sono stati individuati i luoghi vissuti e ritenuti importanti nel loro territorio.

Sono stati utilizzati i programmi Open Source Mission Planner e Google Earth.

Per lo svolgimento delle attività è stata utilizzata l’aula polifunzionale e ogni studente ha avuto a disposizione un PC.

In seguito all’individuazione dei loro luoghi, insieme agli studenti e alle studentesse sono state fatte diverse riflessioni rispetto al tipo di luogo: formale, non formale e informale. Successivamente, si è ragionato insieme a loro su cosa manchi nel loro territorio e cosa invece non serve.

L’attività realizzata ci ha permesso di raccogliere il materiale necessario iniziare a costruire la mappa di comunità.

(contributo di Valentina Sias)

 

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