A Foggia una nuova “luce” sulla povertà educativa: successo per “L’Isola che c’è”
di L'Aquilone
Creare una comunità educante, combattere la povertà educativa, favorire l’inclusione. Sin dalla sua nascita, gli obiettivi de “L’Isola che c’è”, il progetto selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, sono stati chiari.
Dopo i primi mesi, il progetto che punta che vede come capofila L’Associazione di Volontariato centro di attività per ragazzi L’Aquilone, e che vedrà il realizzarsi di diverse attività come il “Ludoparco”, un centro di cultura ludica, l’associazione Amici di famiglia, la Banca del Tempo, laboratori artistico-espressivi e culturali, sta già riscuotendo diversi consensi. Incoraggianti gli incontri di presentazione del progetto ai consultori (Asl), alle famiglie durante gli eventi del Centro Polivalente Parcocittà (Sportello Informafamiglie), ai genitori delle scuole partner (Insegnanti), ai partner all’utenza esterna (enti). Importante poi l’attivazione dello sportello “Informa famiglie”, attivo 5 giorni su 7 su turni mattutini e pomeridiani per incontrare le esigenze di tutti i genitori. Oltre a dare informazioni sulle finalità del progetto e sui servizi messi a disposizione in sinergia con i vari partner pubblici e privati, lo sportello ha funzioni di compilazione schede di accesso dell’utenza con finalità di monitoraggio e di coordinamento delle informazioni.
Buona la partecipazione al Massaggio Neonatale, con la presenza durante il corso dei rappresentanti degli altri enti partner per presentare le proprie azioni future ed invitare i genitori alle prossime attività del progetto. “Io e te a contatto”, partner Il Girasole, ha riscontrato da subito un boom di iscrizioni, spingendo l’organizzazione ad attivare due corsi. Le attività sono state caratterizzate da momenti di profonda intimità e inaspettata commozione. Il coordinamento ha voluto intenzionalmente valorizzare la presenza dei papà, in quanto una concausa della povertà educativa dei minori è anche l’assenza di una figura paterna interessata ed amorevole. Le percentuali di padri che delegano alle sole madri il ruolo genitoriale è molto alta nella città di Foggia, e questo progetto vuole avere il fine di responsabilizzare ed educare la figura paterna nei suoi compiti e piaceri. Un buon gruppo di bambini ha seguito assiduamente anche gli appuntamenti del laboratorio “Body Percussion” dell’Ass. Arte Fa Re. L’attività si è mostrata altamente coinvolgente a tal punto da convincere spontaneamente dei genitori a parteciparvi.
La scuola è stata protagonista, poi, del “Laboratorio di Sand, Pixel & making art”, svoltosi presso l’Istituto comprensivo Catalano – Moscati di Foggia. Diversi bambini hanno mostrato molta partecipazione e sinergia con gli insegnanti e nel gruppo.. La colorazione dei riquadri della griglia ha mostrato i diversi gradi di padronanza dello strumento (il colore) e diversi livelli di impugnatura nonostante la parità di età. Soprattutto alcune bambine hanno mostrato precisione e cura nel colorare all’interno dei contorni.
La lettura sostenuta da testi interattivi con elementi di sorpresa, aiuta i bambini a gestire l’attenzione e ad incuriosirli sono stati gli obiettivi delle “Letture piccine” della Biblioteca Provinciale “La Magna Capitana”. Si tratta di una lettura interattiva e fortemente ludica che non punta solo sull’ascolto passivo dei bambini, ma intervalla al racconto, momenti di coinvolgimento diretto.
All’Isola che c’è sta dando anche il suo contributo fattivo anche la Piccola Compagnia Impertimente con “Leggo dunque sono”. Bilancio ok anche per questa attività: partecipazione attiva da parte dei bambini, e interazione con gli operatori e con il gruppo giocosa, divertita, e soprattutto molto incuriosita. Curiosità che ha coinvolto molti genitori, soprattutto nell’osservare il particolare setting a partenza dell’attività.
Nella seconda fase il progetto si rivolgerà soprattutto alle scuole e punterà sulla sinergia con le parrocchie situate nei quartieri circostanti il centro polivalente Parcocittà, caratterizzate da un alto tasso di famiglie indigenti e con problematiche familiari, sociali e di ordine pubblico. Il punto di forza è l’alta percentuale di giovani famiglie residenti in queste zone. “L’Isola che c’è” ha ancora voglia di stupire.
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