Cambiamento e potere: riflessioni sull’educare

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Tra le principali attività del progetto Liberi di crescere sono stati realizzati dei Ciclo dei Laboratori di Autoanalisi su bisogni e desideri condotti a Torino, Messina e Palermo a cura del Centro per lo Sviluppo Creativo Danilo Dolci di Palermo e del Gruppo Abele di Torino.

Durante i laboratori vengono coinvolti i docenti, le famiglie, gli operatori sociali e gli studenti in un percorso che, a partire da un’autoanalisi, utilizzando l’approccio maieutico reciproco, individuano i valori che si vogliono ristabilire nella comunità educante.

In generale, l’autoanalisi di gruppo è uno strumento indispensabile per pervenire alla coscienza dei problemi, all’individuazione degli obiettivi per maturare i presupposti del cambiamento. Attraverso la coscientizzazione si perviene alla conoscenza dei bisogni e dei desideri, alla progettazione dell’alternativa e all’individuazione delle strategie per conseguire nuove proposte.

Sulla base delle proprie esperienze, si è sviluppata la conversazione sui termini potere e dominio: ciascuno dei partecipanti, uno per uno, a giro, ha espresso il proprio punto di vista.

Considerando il suo significato etimologico, potere significa potenzialità, forza, virtù, facoltà di operare, capacità di prendere parte attivamente. Imparare ad esprimere il proprio potere personale è una pratica e un bisogno profondo per ognuno, e intimamente legato all’essere creativo. Quando il potere personale pretende di imporsi sugli altri, diventa dominio, come una vera e propria patologia.

Spesso i due termini vengono usati come sinonimi, anche nell’ambiente scolastico, il laboratorio aiuta i partecipanti a riflettere sul significato e alla possibilità di favorire maggiormente occasioni per accrescere il potere degli studenti.

Alcuni interventi sottolineano che se a scuola, hai la libertà di esercitare il potere, esso ti permette di riscattarti da una situazione di disagio. Molti studenti sono “dominati” dal contesto sociale di provenienza e in alcuni casi sopraffatti dalle famiglie; questo impedisce ai giovani di pensare di avere delle possibilità diverse, di potere modificare la propria vita ed il futuro.

Il progetto ci offre la possibilità di restituire il potere a chi spesso viene dominato o non è abituato ad esercitarlo. Gli studenti attraverso le attività proposte possono trovare lo spazio per sperimentare ed esercitare il potere come espressione della libertà e come responsabilità per avviare un processo che possa offrire esperienze alternative.

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