Studenti con sanzioni disciplinari: a Palermo nasce un nuovo modello di “riparazione” educativa
di liberidicrescere
L’IPSSAR Cascino è una delle scuole partner di Liberi di crescere – Rete ad alta densità educativa nella città di Palermo. L’Istituto secondario è un alberghiero con sede nel quartiere San Lorenzo, nel territorio della VI circoscrizione di città, poco distante dai quartieri Pallavicino e Zen. Un’area molto vasta, con diversità di contesti e realtà che oscillano tra zone residenziali e borghesi ad altre più popolari, ad altre ancora, caratterizzate da maggiore marginalità e disagio.
La scuola porta avanti da anni una fattiva collaborazione con Libera attraverso attività di supporto educativo ai suoi insegnanti e operatori. Liberi di Crescere rappresenta una naturale prosecuzione di questa positiva collaborazione. All’interno delle macroazioni di progetto previste, è stata avviata la sperimentazione di un nuovo modello di riparazione educativa che potrà essere replicato negli altri territori, su scala nazionale.
La sperimentazione coinvolgerà gli studenti cui la scuola ha applicato sanzioni disciplinari per comportamenti non corretti al suo interno, attivando per loro degli speciali percorsi educativi ed esperienze di volontariato e formazione, all’interno di associazioni che operano nel terzo settore e che fanno parte della rete di partner di Libera Palermo.
L’idea di fondo è quella di utilizzare il modello della giustizia riparativa, cercando di sostituire le tradizionali sanzioni disciplinari che le scuole utilizzano nei confronti degli studenti, con percorsi educativi votati alla pro-socialità, favorendo così il passaggio da una dimensione strettamente punitiva a una caratterizzata dall’opportunità di riscattarsi attraverso azioni e attività votate alla promozione del bene comune e del valore del benessere collettivo.
Un’idea mutuata dall’esperienza di Amunì, un progetto realizzato già da alcuni anni da Libera, in collaborazione con USSM, l’ufficio servizi sociali per i minorenni di Palermo, che rappresenta una reale occasione di crescita e conoscenza per i ragazzi “a rischio” affidati all’area penale.
Lillo Zagarrio, docente referente per Liberi di Crescere e Girolamo di Giovanni, psicologo, operatore ed educatore di Libera Palermo, sono i responsabili e ideatori di questa azione. Entrambi sostengono l’importanza di adottare un approccio educativo pronto all’ascolto, al coinvolgimento, alla conoscenza e condivisione di esperienze, al confronto come base educativa. Ma, soprattutto, la possibilità che i ragazzi conoscano parti di mondo, di società civile, che esprimono il plus valore dell’incontro, del rispetto, del fare le cose insieme e per il bene collettivo.
Le prime attività in cui saranno coinvolti i ragazzi del Cascino, inserite nell’azione Supporto alla funzione educativa di Liberi di crescere, riguarderanno le attività quotidiane di Libera, presso la Bottega di Palermo, sede del coordinamento provinciale e presso l’ufficio dell’associazione a Moltivolti a Ballarò. Tra le attività anche il coinvolgimento nella realizzazione di tutto ciò che è a supporto organizzativo del 21 marzo, XXIV Giornata della Memoria e dell’Impegno in memoria delle vittime innocenti delle mafie.
Ti potrebbe interessare
Il desiderio di ricostruire la socialità
di liberidicrescere
Partendo da una domanda ormai ricorrente nei nostri discorsi quotidiani: cosa ti è mancato di più in questo tempo di isolamento al quale...
Cambiamento e potere: riflessioni sull’educare
di liberidicrescere
Tra le principali attività del progetto Liberi di crescere sono stati realizzati dei Ciclo dei Laboratori di Autoanalisi su bisogni e desideri...
“Liberi di crescere” prende il via!
di liberidicrescere
Con il primo incontro nazionale di incontro e formazione dei formatori e degli educatori, ha preso il via il progetto “Liberi di...