Le interviste di #LiberailFuturo alla società civile: parliamo con Alessio Specolizzi
di Arciragazzi Roma
Continuano le interviste sociali per il progetto #LiberailFuturo condotte da Stefano Bernardini, responsabile della comunicazione del progetto.
Abbiamo l’onore di discutere oggi di temi importantissimi quali la povertà educativa, a dispersione scolastica, la necessità di creare una comunità educante e quale futuro attende i ragazzi di oggi con Alessio Specolizzi, life coach, cultural storyteller e blogger.
Clicca qui e scopri l’intervista video.
Chi è Alessio Specolizzi
Alessio Specolizzi è un life coach. Realizza percorsi per chi desidera accrescere, migliorare e sviluppare la propria vita personale e professionale – attraverso il linguaggio dell’arte e in particolare del ballo – acquisendo maggiore consapevolezza di se, fiducia e autonomia per il raggiungimento di obiettivi specifici. Ha lavorato con ragazzi di diverse fasce di età per aiutarli nel loro percorso di crescita ed evoluzione. Ha creato un suo blog www.alessiospecolizzi.it dove racconta le sue esperienze professionali e le sue passioni, tra cui la cultura internazionale e in particolare il mondo orientale.
L’intervista
Stefano Bernardini: “Con l’emergenza sanitaria da covid 19 è cresciuto il disagio psicologico del mondo giovanile: paura, ansia, incertezza sottolineano la necessità da parte dei ragazzi di ricevere ascolto e supporto. Quali sono i segnali che non bisognerebbe sottovalutare?”
Alessio Specolizzi: “Purtroppo, in questo periodo post-emergenza fatto di lunghe pause e burrascose riprese, la nostra generazione del futuro è quella che sta scontando a caro prezzo il disagio legato ad esso ed è colei che porterà ancora con se tali lesioni per un bel po’ di tempo. Per questo motivo risulta essere indispensabile poter carpire sin dal primo momento tutti i segnali che caratterizzano il disagio dei più giovani al fine di poterlo contenere e gestire. Dovremmo porre la nostra attenzione a sintomi come l’aumento dell’irritabilità, l’ansia, l’insonnia, la sensazione di mancanza d’aria e l’instabilità del loro umore; in parole povere, tutte quelle manifestazioni che solitamente non fanno parte di una psicologia giovanile tranquilla e spensierata”.
Stefano Bernardini: “Dopo il coronavirus. Quale pensi saranno gli effetti a lungo termine che i ragazzi porteranno con loro nelle prossime stagioni? Come ne saranno condizionati?”
Alessio Specolizzi: “Sfortunatamente, in questa pandemia, i bisogni dei giovani sono stati completamente ignorati danneggiando la loro salute mentale. Problemi come l’autolesionismo, l’ansia e la carenza di autostima nei giovani, erano già in aumento nel pre-lockdown e nei mesi successivi, l’ aumento della solitudine e dell’ isolamento sociale ha avuto un impatto negativo sempre maggiore. Indubbiamente, porterà a problemi di tipo emotivo e comportamentale, dovuti sicuramente alla perdita di quella quotidianità sociale ormai assente da più di 1 anno che comportava un confronto indispensabile, ma anche da genitori particolarmente stressati che a loro volta cercando di riadattarsi in un momento di cambiamento come questo. È inevitabile una crisi esistenziale tra i giovani, molti di loro inizieranno a chiedersi il senso della propria vita: tutto questo è normale ed è sicuramente uno step indispensabile per la loro crescita, dobbiamo solo fare molta attenzione a donare loro il giusto sostegno di cui hanno bisogno!”
Stefano Bernardini: “Oggigiorno si parla sempre più di “sovraccarico emotivo e fisico” nei giovani che accresce situazioni di stress a causa dell’assenza di socializzazione. Nella tua esperienza di life coach quale pensi che sia la chiave per trasformare le emozioni negative e la paura di questo tempo in un’opportunità?”
Alessio Specolizzi: “Come ho precedentemente anticipato, seppur tragica, reputo questa situazione come un enorme possibilità di riscoprire se stessi con nuove potenzialità che nemmeno sapevamo di avere. Pertanto vi invito a guardare ogni evento apparentemente negativo non come una disgrazia, bensì come un campanello d’ allarme che vi avverte di cambiare prospettiva e di vivere di tutto ciò che nella vita è realmente indispensabile eliminando tutto ciò che voi percepite come negativo: la vita è la vostra! Quindi ascoltatevi, siate “ emotivamente positivi “ e soprattutto non perdete la vostra creatività!“
Stefano Bernardini: “Con l’emergenza sanitaria oltre al disagio giovanile sono cresciute le disuguaglianze sociali ed educative. Come l’abbandono della scuola influisce sulla formazione di quelli che saranno i cittadini del futuro?”
Alessio Specolizzi: “I giovani purtroppo hanno subito un brutale arresto delle loro abitudini, delle abitudini che aiutavano il loro istinto ad essere messo a confronto con quello degli altri anche e soprattutto all’ interno delle scuole, ove i giovani passavano la gran parte della loro giornata. Indubbiamente, se non si è scaltri nel nutrire il proprio intelletto, uscire da questa pandemia in modo valoroso e costruttivo risulta essere difficile e le disuguaglianze sociali ed educative arriveranno ad un punto di non ritorno. Spero vivamente che giovani, uomini e donne scelgano di nutrire il proprio intelletto con la cultura, l’unico modo “ autodidatta “ per acquisire nuove prospettive da occhi differenti dai nostri”.
Stefano Bernardini: “In questi tempi di coronavirus anche le coppie di genitori- che spesso hai motivato con il tuo lavorato – sono state poste a dura prova tra convivenza “forzata”, a volte costretta in spazi troppo esigui, e regole un pò più “definite”. Quali sono i comportamenti che un genitore dovrebbe adottare per comunicare con i propri figli e dar loro ascolto e supporto.”
Alessio Specolizzi: “Come abbiamo precedentemente detto, i genitori dovranno essere un vero e proprio sostegno per i giovani; capisco che non sia facile, soprattutto in questo momento in cui i genitori stessi cercano di fare fronte a questa situazione emotivamente deviata, cercare di comprendere e sostenere un disagio di pari entità; ma intraprendere un vero e proprio viaggio alla scoperta dei problemi dei “ nostri “ giovani, con lo scopo di una conoscenza e comprensione reciproca, è forse uno dei fattori protettivi maggiori in questo momento, tenendo sempre conto del rispetto delle loro tempistiche e dei loro stati d’animo”.
Stefano Bernardini: “Quali consigli – che provengono dalla Tua esperienza – daresti a chi vuole riconquistare nuove identità e migliori equilibri personali?”
Alessio Specolizzi: “Il consiglio più grande e più semplice che io possa dare in questo momento è quello di ascoltare se stessi, quello che ci piace, quello che ci fa stare bene, quello che emotivamente ci distrugge e che ci porta verso il basso e ci fa essere prigionieri di una realtà che probabilmente non è la nostra, analizzarlo e trovare la vostra reale identità ed il vostro personale equilibrio. Nella vita non sono molti i momenti in cui potrete soffermarvi per così tanto tempo a pensare e lavorare su voi stessi; siate coraggiosi, non abbiate paura perché dall’ altra parte della “ luna “, non sarete mai da soli e vi assicuro che il sapore di ogni nuova metamorfosi non ha prezzo. Vivete ogni singolo attimo”.
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