Laboratorio in costruzione: I desideri dei bambini

“Vorrei che mamma e papà siano tranquilli”; “Vorrei un ABRACADABRA e una coroncina da principessa”; “Vorrei un elicottero con il telecomando”; “Vorrei un gelato al limone”; “Vorrei l’arcobaleno che mamma mi ha fatto la fotografia”; “Vorrei un gelato al limone e un capitano”; “Desiderio in incubazione”; “Vorrei un po’ di tranquillità”; “Vorrei una nave grande che fa così…”; “Vorrei un mondo bello e colorato”; “Vorrei la pace”; “Vorrei un arcobaleno nella mia stanza”; “Vorrei un grande gelato alla fragola e una torta di compleanno”.

Ogni desiderio di un bambino è una promessa per un adulto, perché non è possibile ignorarne i sogni quando ne siamo i custodi.

Lo spazio estivo del Le 4 C, nel suo secondo anno di vita, ci mostra sempre più quanto ci sia da lavorare per l’infanzia, soprattutto in territori altamente eterogenei per estrazione sociale delle famiglie, che di opportunità del territorio, a volte non adeguate o addirittura assenti.
Le parole chiave del progetto diventano materia tangibile ogni giorno che passa, grazie al lavoro di operatori, operatrici, educatori, educatrici, medici, psicologi, che supportano le famiglie della nostra città per impattare positivamente e rispondere a bisogni in contesti socio famigliari che altrimenti sarebbero monadi.
Intervenire nella cura del prossimo, nella crescita inclusiva di bambini in una fascia d’età penalizzata dalla mancanza di interventi istituzionali locali, nella connessione tra realtà associative come le nostre unitamente a professionisti del campo della salute e del benessere psicologico, rende il nostro capitale umano una risorsa intoccabile da salvaguardare e far progredire.

Il progetto le quattro C è tutto questo e i bambini che ci rendono l’onore di esprimere i loro desideri rappresentano la spinta per intervenire sempre meglio sul territorio.
Buona estate a tutti, noi nel frattempo al mare affidiamo i nostri desideri….
Una bottiglia per contenerli,
Una nave ed il mare per farli viaggiare…