L’importanza di sostenere mamma e papà nella nascita del proprio bambino
di lorsamaggiore
È stato un incontro ricco di emozioni quello del 29 novembre scorso, promosso dal CISMAI nell’ambito di Legami Nutrienti di cui è partner e condotto dalla dottoressa Romina Papini, pedagogista, educatrice professionale e doula, che ha visto una nutrita partecipazione di educatori, assistenti sociali, psicologhe e ostetriche proprio intorno alla figura della doula di cui negli ultimi tempi si sta parlando con sempre maggiore frequenza. Una figura che richiama alla memoria quelle donne che, molti decenni fa, si facevano carico di sostenere le mamme prima e dopo la gravidanza sapendo che questa esperienza è ricca di emozioni e anche di fatica fisica.
Chi è la doula
La doula è una figura assistenziale non medica e non sanitaria che, basandosi unicamente sulla sua esperienza personale e su un corso formativo, offre un sostegno su misura, intimo e confidenziale, nel pieno rispetto delle scelte delle persone che si rivolgono a lei. Il termine non a caso deriva dal greco e significa donna al servizio di un’altra donna.
L’esperienza della maternità e della paternità, soprattutto quando è la prima, porta con sé tante domande a cui, una buona parte delle volte, i neogenitori non sanno dare risposta ed ecco che la doula può diventare una figura di riferimento importante all’interno della famiglia di cui ne diventa parte.
“La doula sostiene sia nella gestione pratica delle incombenze legate alla gravidanza e del neonato, che psicologica: in un certo senso aiuta la mamma a mettersi nei panni del bambino, a farle capire il suo punto di vista”.
Ovviamente questo sostegno si estende anche al papà e va dall’accompagnare alle visite mediche, a gestire eventuali fratellini mentre la neo-mamma e il neonato si riposano, a metter su una lavatrice, a spiegare come gestire l’allattamento, ma la lista si potrebbe allungare all’infinito.
Un supporto prezioso non soltanto dal punto di vista pratico perché nell’esperienza della genitorialità si riattivano i propri vissuti infantili.
Le emozioni
“Nella giornata di formazione – racconta Marianna Giordano, responsabile di Legami Nutrienti – nell’avvicinarci all’esperienza della doula abbiamo riflettuto su come aprendo la porta di una casa sia possibile far entrare il sole e far uscire le ombre”.
“Abbiamo anche ragionato – continua – sulla delicatezza del fare ingresso nell’intimità di uno spazio privato e sul senso del limite, ma anche sulla visione dell’operatore che necessariamente cambia perché vede quella famiglia e la sua storia dall’interno e ciò impone un cambio dell’intervento”.
Romina Papini ha poi condiviso l’esperienza dell’accompagnamento di una mamma al parto in casa, cosa ormai non più frequente, e ancora una volta è stato dirompente lo scambio di emozioni e pensieri pieni di forza e speranza tra operatori di diverse professionalità.
(immagine da www.nbcnews.com by pinterest)
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