World Clean Up Day 2021: i ragazzi di Lavori in Corso – adottiamo la città – in azione per ripulire e rigenerare strade, giardini, case del proprio quartiere
di legambiente
Il progetto Lavori in Corso-adottiamo la città, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, sostiene l’iniziativa World Clean Up Day 2021, che ha l’obiettivo di ripulire il mondo dai rifiuti in due giornate, 18 e 19 Settembre, dedicate in tutto il mondo a mantenere pulita la Terra, bene comune
Nel primo anno di progetto, appena concluso, sono state moltissime le azioni di pulizia, rigenerazione e individuazione delle aree cittadine degradate all’interno dei 5 quartieri individuati come luoghi da rigenerare (Tolentino, Montespaccato, Putignano, La Zisa, Sant’Arpino) dai ragazzi delle scuole partner di progetto, guidati dai loro insegnanti, dai volontari e da personale esperto, per stimolare una riconnessione tra la città, il contesto urbano e il tessuto sociale.
Ed ecco quindi che hanno preso vita a Roma Montespaccato iniziative di individuazione dei rifiuti e pulizia del quartiere: (cassonetti stracolmi, scritte sui muri, mancanza di marciapiedi, aiuole pieni di rifiuti), condotte dai ragazzi stessi ma anche percorsi di Educazione Ambientale nella Riserva Naturale Tenuta dell’Acquafredda che hanno permesso ai ragazzi di prendersi cura del Parco e individuare le aree, i semi e le piante che il nostro bellissimo territorio ci offre.
A Tolentino, in provincia di Macerata, si è invece voluto insistere su come tenere pulito il quartiere e le sue risorse naturali permanentemente con le cosiddette “azioni in città”. Parole d’ordine delle iniziative: non si gettano i #rifiuti nei tombini ma negli appositi cassonetti, il riciclo è fondamentale per il mantenimento delle risorse esistenti, come possiamo agire collettivamente affinchè i nostri fiumi e mari vengano mantenuti puliti, che danni provoca l’erosione e cosa possiamo fare per gestire al meglio le nostre risorse naturali?
Così come a Palermo, nel quartier La Zisa, dove i ragazzi hanno partecipato a dei LABORATORI DI RICICLO CREATIVO, in cui hanno imparato che il miglior modo di smaltire i rifiuti è non generarne e riutilizzare tutto quello che già si possiede a casa: vasetti dello yogurt, rotoli di cartone, vecchi cd, scatole, tappi di sughero sono stati trasformati in portafotografie, portamatite, acchiappasogni, segnalibri ma anche sottopentole, piccoli gioielli e ventagli da regalare alle mamme, e ancora in piccoli e semplici giochi come la trottola e il tris, giochi “antichi” ma sempre divertenti. Stimolare la fantasia e la creatività per dare nuova vita ad oggetti che hanno esaurito la funzione originaria è stato nel contempo utile e stimolante. Ma anche a giochi e divertenti e dinamici, come il Differenziathlon, una vera e propria gara finalizzata a verificare la loro conoscenza sul tema della raccolta differenziata, della corretta differenziazione dei rifiuti negli appositi contenitori (plastica, metalli, vetro, organico, carta e cartone, indifferenziato e rifiuti speciali) e di un cruci-puzzle didattico
A Sant’Arpino si sono svolti invece laboratori di rigenerazione urbana, in cui sono stati prese in esame le aspettative della comunità partendo dalle visioni dei bambini riguardo al quartiere
Tante invece le azioni che verranno messe in campo nei prossimi due anni di progetto attraverso un percorso condiviso tra Legambiente, i 5 Istituti scolastici, i comuni partner di progetto, e i partner La Sapienza Università di Roma, EuroUsc Italia, Anpas Lazio e Disamis srl. Il progetto prevede difatti l’individuazione, su suggerimento dei minori stessi, di aree degradate da riqualificare, la creazione di aree verdi da destinare a spazi di aggregazione, la realizzazione di orti urbani, workshop sulla rigenerazione urbana, promozione di mappe di comunità, okkupazioni creative e molto altro. L’obiettivo: realizzare interventi che migliorano concretamente le città in cui vivono i minori, per riscoprire quel senso di appartenenza al proprio territorio che è prerequisito indispensabile per una educazione alla cittadinanza attiva.
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