“Abbi fiducia di me”: la sperimentazione negli IC “Pirandello” e “Pertini” di Fonte Nuova

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La pratica di giochi ed esercizi teatrali è la premessa indispensabile alla preparazione di un momento di rappresentazione, qualsiasi esso sia (breve, lungo, di fronte ad un piccolo pubblico “interno, di fronte a un grande pubblico ecc).

Porre come obiettivo la preparazione di uno spettacolo è un importante stimolo al lavoro del gruppo. Tuttavia lo spettacolo deve essere il risultato di un processo formativo che passa attraverso la pratica di esercizi e giochi e che consenta di raggiungere obiettivi che vanno molto al di là del momento rappresentativo.

L’animazione teatrale ci aiuta a migliorare l’ascolto di noi stessi e degli altri, a conoscere lo spazio, a sviluppare la nostra sensibilità e la nostra immaginazione, a scoprire nuove forme di comunicazione, e soprattutto a migliorare la nostra capacità di lavorare collettivamente. L’esperienza degli hub “Quinta e senza” sta regalando ai ragazzi che vi partecipano una serie di strumenti utili non solo nella pratica teatrale ma nella vita di relazione di ogni giorno. Alice Ciangottini, tecnico dell’HUB negli Istituti Comprensivi di Fonte Nuova “Pirandello” e “Pertini”, racconta il suo iter di pratica teatrale, come “…una serie di esercizi di training che hanno a che fare inanzi tutto con la conoscenza di se stessi, del proprio corpo, delle proprie capacità di movimento e dei limiti che ne conseguono”.

Lo scopo dei nostri hub è quello di avvicinare le persone all’espressione corporea e vocale attraverso un processo creativo che ha il compito di innescare meccanismi positivi di relazione, di valorizzare la capacità critica e di liberare l’energia creativa spesso inghiottita dalla monotonia della quotidianità. Grande spazio, in questo senso, viene dato durante il laboratorio agli esercizi sulla fiducia, una serie di pratiche atte a sperimentare gli stili di relazione che abitualmente pratichiamo e in che modo li possiamo modificare. I ragazzi coinvolti raccontano di questa esperienza E’strano fidarsi degli altri, lasciare andare il corpo in mano a qualcuno. E’difficile”.

L’attività teatrale favorisce lo sviluppo delle potenzialità espressive e creative dell’individuo, permettendogli di entrare in contatto con quelle “parti di sé” che, per inibizioni personali, sociali o culturali, spesso vengono fatte tacere e che possono, invece, essere riscoperte come importanti risorse. Si crea un clima di gruppo in cui si favorisce la libertà di espressione, la rinuncia al giudizio verbale e non verbale, in modo che possa essere intrecciata un’autentica comunicazione interiore e una possibilità di relazionarsi con gli altri partecipanti.

Il drammaturgo tedesco Heiner Müller dice “Se il teatro ha una funzione è quella di rendere la realtà impossibile. Non mi interessa la riproduzione della realtà sulla scena. Mi interessa al contrario difendere la scena dalla realtà, portare in scena un’altra dimensione, un altro spazio, un altro tempo. Nell’ottenere questa distanza dalla realtà, c’è una sorta di godimento, un vero e proprio divertimento. Si tratta di togliere gli spettatori dalla realtà in cui vivono per fargliene vedere un’altra”, ed è proprio in questa dimensione altra che si sperimentano modi di stare al mondo del tutto nuovi, uno spazio altro, dove mettere in scena un sè stesso completamente diverso.

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