HUB Attivamente: al liceo Catullo di Monterotondo gli studenti si tingono di BLU

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Percorso di formazione nell’hub “Attivamente” del progetto “L’ Atelier Koinè” sul tema dell’ autismo, nell’ ambito della giornata di sensibilizzazione sul tema

La società dice che sono autistico. Dio dice che sono perfetto! Le parole negative portano vibrazioni negative. Parole positive portano vibrazioni positive. Che cosa volete che il vostro bambino sia marchiato con il nome di strano o come un talento?”

Suzy Miller

Continua il percorso dell’ hub “Attivamente” del progetto “L’Atelier Koinè” all’ interno del liceo Catullo di Monterotondo. Questa volta le classi coinvolte, dall’ indirizzo psicopedagogico, sono state due e si è scelto di “attivare” i ragazzi sul tema della giornata del 2 aprile, giornata mondiale di sensibilizzazione sull’autismo.

Ad accompagnare gli adolescenti in questo processo di consapevolezza il dott. Luca Natalizio, psicoterapeuta ed il dott. Fabrizio Ragonetti, educatore, che hanno trattato il tema seguendo l’ orientamento del loro percorso formativo. 

I docenti si sono alternati nelle due classi dapprima portando la visione dell’ autismo da un punto di vista clinico e di trattamento e poi da un punto di vista educativo. Molto interessante questo doppio sguardo su un medesimo tema, che ha coinvolto gli studenti di entrambe le classi, motivandoli a conoscere ancora di più una tematica che negli ultimi anni sta interessando sempre più famiglie.

Nel corso delle tre ore si sono alternate idee ed input che hanno portato i ragazzi ad una profonda riflessione rispetto al tema. In uno dei momenti, ad esempio, si è posta l’ attenzione su come una famiglia può accogliere una persona autistica nella propria vita, ci sono quelli che vivono questo difficile contesto genitoriale con preoccupazione e chi invece con gioia e fiducia, e poi ci sono quelli che lottano, che combattono, che producono azioni, in questo senso molto toccante la testimonianza lasciata dal padre di un ragazzo autistico e fatta ascoltare ai ragazzi, che li esortava alla consapevolezza, alla conoscenza del tema, ma soprattutto all’ aiuto di nei confronti di chi si trova a vivere questa condizione. Nell’ ascoltare queste parole, si è percepita una forte emozione che circolava tra gli studenti, che si sono spinti a riflessioni personali sulla questione dell’ essere genitori in una condizione di così importante difficoltà.

In entrambe le classi (essendo un liceo psicopedagogico) molti studenti hanno espresso la volontà futura di approcciarsi a lavori futuri inerenti “la cura”; ebbene in questi incontri proposti al Catullo si ha quasi l’ impressione che gli studenti coinvolti abbiano voglia attraverso la conoscenza di queste tematiche di annusare e cercare una strada che sarà quella del loro futuro. L’ approccio ai formatori appare proprio come una sorta di analisi di stile, di messaggi, di metodologia, che molto probabilmente gli studenti abbracceranno nel loro futuro.

Alla fine del percorso sono stati consegnati dei fiocchi BLU creati da un gruppo di ragazzi disabili “Costruiamo ponti…tra noi” di Fonte Nuova, come sollecitazione ulteriore di sensibilizzazione sul tema.

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