#dettotranoi | Effetto invisibile

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<<Esisteva la psicologa della scuola per ascoltare le piccola grandi delusioni e paure dei ragazzi. Adesso, le cose sono cambiate un po’>>. Così inizia la mia intervista a Floriana, psicologa di Napoli che fa parte del nostro team di collaboratori per il progetto ItaliaEducante lì sul territorio.
In che senso, Floriana, sono cambiate?, le chiedo
<<La situazione è peggiorata bruscamente per via dello stravolgimento che è intervenuto nella vita dei ragazzi a causa del Covid-19. Sono cambiate drasticamente le loro abitudini, è stato interrotto un pattern cui erano abituati e di cui hanno necessariamente bisogno a quell’età ovvero lo stare insieme, condividere tempo e spazio scuola insieme e non separati davanti ad uno schermo. Hanno accusato il colpo tutti ma, soprattutto, chi già aveva qualche fragilità. Non solo. Anche il mondo adulto sta vacillando. I professori stessi stanno chiedendo sempre di più accesso allo “sportello psicologico” tanto è vero che ItaliaEducante ha attivato un extra di 40 ore da destinare a incontri specifici con professori e ragazzi per sostenerli in questa fase così pesante.
In questo spazio, che è vissuto come un “porto protetto” in cui si viene ascoltati in modo adeguato o in cui cerco di passare qualche buon consiglio per una comunicazione di qualità utile a dare feedback efficaci ai ragazzi, noto da parte dei professori una grande attenzione ed un profondo bisogno di supporto perché, dopo tanti mesi, anche loro sono provati da regole che cambiano costantemente e da ragazzi sempre meno motivati>>
Hai notato l’aggravamento di qualche tipo di comportamento nei ragazzi come negli adulti?
<<Sì, si è manifestato in modo importante la depressione nei ragazzi ed il disturbo ossessivo-compulsivo legato all’eccessiva preoccupazione della pulizia di mani e superfici, negli adulti. Quello che doveva essere un’attenzione da avere, si sta trasformando quasi in un rituale>>
In che modo stai aiutando a superare questi problemi? Che cosa si può suggerire?
<<Intanto insegnando alle persone a distinguere le emozioni positive da quelle negative ed insegnare a conoscere il meccanismo dell’ansia che. di per sé, non è sempre negativa salvo quando diventa paralizzante e annulla qualsiasi razionalità e capacità di discernimento. Per la depressione, invece, serve compensare con attività personali piacevoli: passeggiate, bricolage, cura di animali insomma saper individuare cosa ci piace e fa stare bene è importante per poterlo fare per contrastare l’insorgere della depressione o contenerne gli effetti.>
Abbiamo molto da lavorare per aiutare.

A cura di Mariachiara Martina, responsabile della Comunicazione di ItaliaEducante Italia e con la collaborazione di Floriana Spezzano, psicologa ItaliaEducante/Campania

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